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In caso di decesso, le rate delle detrazioni fiscali si possono trasferire al convivente?

detrazioni fiscali
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Oltre al proprietario hanno diritto alle detrazioni fiscali anche gli inquilini, i comodatari, i titolari di un diritto reale e i soci di cooperati

(Rinnovabili.it) – Vista la confusione generale che circonda le detrazioni fiscali governate da leggi, DL, circolari e provvedimenti, la domanda che un contribuente pone al Fisco è assolutamente legittima. Se l’intestatario o locatario dell’immobile oggetto di detrazione fiscale muore, le quote restati a chi vanno? Il convivente può subentrare alla detrazione fiscale?

Vediamo cosa ha risposto la rivista dedicata dell’Agenzia delle Entrate alla domanda.

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Bonus casa sull’immobile in affitto: le rate residue della detrazione sono trasferibili?

L’immobile di riferimento è stato sottoposto ad una ristrutturazione edilizia o riqualificazione energetica degli edifici usufruendo del relativo bonus fiscale. Come specificato dal contribuente l’abitazione oggetto dell’intervento non è di proprietà, ma in affitto con regolare contratto di locazione registrato. “Le rate restanti di detrazione non ancora richieste si trasferiscono al convivente?”.

La risposta di Fisco Oggi è positiva, ma con alcune precisazioni.

Come già chiarito dall’AdE nella circolare n.9/2013 e riferita all’articolo 16-bis del TUIR, la detrazione “si trasmette anche quando il beneficiario dell’agevolazione (de cuius) era il conduttore dell’immobile, purché l’erede conservi la detenzione materiale e diretta del bene, subentrando nella titolarità del contratto di locazione”. Di conseguenza le detrazioni fiscali passeranno all’erede che subentra al contratto di locazione o, nel caso di più eredi, le rate residue verranno suddivise tra gli aventi diritto.

Il convivente ha diritto ad ereditare le detrazioni fiscali?

Se la persona che subentra nel contratto di locazione non è un erede della persona che aveva sostenuto le spese per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio, non avrà diritto alle rate residue della detrazione fiscale. E’ questo il caso di un coniuge che non accetta l’eredità, o nel caso di un convivente di fatto non nominato erede.

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