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Decreto Aiuti Quater, fiducia alla legge di conversione: come cambiano cessione e Superbonus

La legge di conversione del Decreto Aiuti Quater si avvicina all'ufficialità. Confermato il Superbonus al 90%, l'aumento del numero di cessioni ed i prestiti per le imprese senza liquidità

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via Pixabay

La legge di conversione dovrà essere pubblicata in GU entro il 17 gennaio

(Rinnovabili.it) – Con 205 favorevoli e 141 contrari anche la Camera dei Deputati ha posto la fiducia al disegno di legge di conversione del Decreto Aiuti quater. Le modifiche alla cessione del credito, sconto in fattura ed alla rimodulazione del Superbonus si avvicinano ormai all’ufficialità.

Come cambia il Superbonus con il Decreto Aiuti quater

Le novità in tema di Superbonus sono principalmente contenute nell’art.9 del DL n.176/2022 che ha previsto una rimodulazione dell’aliquota del Superbonus portandolo dal 110% al 90% per i lavori eseguiti dai condomini, dalle persone fisiche proprietari o comproprietarie di edifici composti da 2 a 4 unità immobiliari distintamente accatastate, per le organizzazioni non lucrative di utilità sociale e le organizzazioni di volontariato.

In tutti questi casi, a partire dal 1° gennaio fino al 31 dicembre 2023, il Superbonus passerà al 90%, per poi scendere ulteriormente al 70% nel 2024, e al 65% nel 2025.

Tra le novità positive introdotte dall’Aiuti quater troviamo il ritorno della detrazione anche per le Unifamiliari per le quali, fino a pochi mesi fa, sembrava che il bonus si sarebbe fermato con il 2022.

Superbonus villette al 110%. Solo i proprietari di villette che entro il 30 settembre 2022 abbiano eseguito almeno il 30% dei lavori complessivi, potranno detrarre le spese sostenute fino al 31 marzo 2023 al 110%.

Superbonus villette al 90%. Per tutti gli altri o per i lavori iniziati nel 2023, l’aliquota di detrazione scende al 90% fino al 31 dicembre 2023. Attenzione però, si potrà accedere all’incentivo solo a condizione che:

  • che ne fa richiesta sia il proprietario dell’immobile,
  • l’abitazione deve essere unicamente Prima casa,
  • il contribuente deve avere un reddito di riferimento (quoziente familiare) inferiore ai 15.000 euro.

Il Decreto Aiuti quater viene in aiuto anche per i soggetti del terzo settore che esercitano servizi socio-sanitari e assistenziali e i cui membri del consiglio di amministrazione non percepiscano alcun compenso. Per loro il Superbonus resta al 110% fino alla fine del 2025.

Esistono tuttavia delle eccezioni stabilite però dalla Legge di Bilancio 2023 che consentono di utilizzare l’aliquota al 110% dai condomini e dagli edifici da 2 a 4 unità, in base a quando è stata presentata la CILAS e alla delibera in assemblea dei lavori.

Leggi anche Legge di Bilancio 2023 e Superbonus: il maxi-emendamento ridefinisce i termini della CILAS

Cessione del credito e Dl Aiuti quater

Sempre l’art. 9 del Dl Aiuti Quater modifica anche il meccanismo delle opzioni alternative alla detrazione. I crediti d’imposta riferiti alle cessioni o agli sconti in fattura comunicati all’Agenzia delle Entrate entro il 31 ottobre 2022 e non ancora utilizzati, potranno essere fruiti in 10 rate annuali di pari importo.

Inoltre, le cessioni a favore delle Banche e degli intermediari finanziari, salgono a 3 (prima erano 2), portando il numero massimo di cessioni da 4 a 5. Ovvero una prima cessione libera, 3 cessioni alle Banche, ed un ulteriore passaggio dalla Banca ad un correntista con Partita IVA.

Le imprese in crisi di liquidità avranno la possibilità di richiedere finanziamenti per completare i lavori edilizi, grazie alla garanzia SACE.