Molti gli esempi sparsi per il mondo delle nuove "case di plastica", vere e proprie abitazioni costruite semplicemente con bottiglie di plastica, sabbia, fango e cemento.
(Rinnovabili.it) – Dalla Colombia, alla Nigeria passando per il Tibet: seguendo le costruzioni realizzate con semplici bottiglie di plastica potremmo fare il giro del mondo. Proprio così, se anzichè gettare in discarica le nostre bottiglie di plastica decidiamo di riutilizzarle, perchè non costruirci un trilocale.
E’ quello che hanno deciso di fare numerosi progettisti sparsi per il mondo, che per curiosità o esigenza hanno sperimentato questo originale sistema costruttivo.
Progetto DARE, Nigeria
Una tecnica costruttiva non solo originale, ma anche utile. E’ quanto è stato fatto in Nigeria dai progettisti della ONG DARE – Development Association for Renewable Energies – che con un unico gesto hanno risposto a due problemi: la carenza di abitazioni a basso costo ed il degradante e pericoloso problema dell’inquinamento da plastica. A grande sorpresa, durante la realizzazione del prototipo di “casa in plastica”, i progettisti si sono accorti dei numerosi ulteriori pregi di queste nuove abitazioni: resistenti ai proiettili, quasi completamente ignifughe, sicure contro i terremoti ed ottime dal punto di vista del comfort abitativo, assicurando una temperatura interna costante per tutto l’anno.
La tecnica costruttiva è molto semplice: le bottiglie vengono riempite di sabbia ed allineate in piani sovrapposti e legate assieme da una rete intricata di cordini, gli spazi vuoti tra l’una e l’altra vengono poi riempiti da un misto di fango e cemento. Sorprendentemente il risultato è una costruzioni molto più resistente delle case tradizionali e decisamente più sicura e confortevole.
Nella prima casa pilota di 58 mq, sono state impiegate 14 mila bottiglie, raccolte dagli alberghi locali, dalla vicini villaggi e dalle ambasciate. Secondo l’amministratore della ong DARE questa nuova tecnica costruttiva potrebbe aiutare moltissimo i Paesi in via di sviluppo, dando lavoro alle maestranze locali ed impedendo che milioni di bottiglie finiscano ad inquinare i corsi d’acqua e l’ambiente, prevenendo i pericolosi roghi di “plastica” delle discariche. Esempi da non sottovalutare dunque, soprattutto considerando che al progetto sono poi stati aggiunti due pannelli fotovoltaici per la produzione energetica ed un sistema di depurazione dell’acqua e degli scarichi, rendendola autonoma in tutti i suoi aspetti,.
Puerto Iguazu, Argentina
Con uno spirito più frivolo, ha preso il via la costruzione delle “Case de Botellas” in Argentina, precisamente a Puerto Iguazu, dove Alfredo Santa Cruz qualche anno fa, decise di costruire per sua figlia una casa per le bambole a grandezza reale, utilizzando solo bottiglie e pezzi di plastica. Da questa curiosa realizzazione è nato un progetto sociale che ha trasformato il gioco in una vera e propria impresa, che costruisce ed insegna a costruire le case de botellas” alle famiglie più povere dell’Argentina.
Nel primo prototipo da abitare, costruito da Alfredo Santa Cruz, sono state utilizzate 1.200 bottilglie PET, alle quali si sono aggiunti altri materiali di scarto e quindi di facile reperibilità come le 1.300 lattine, le 140 confezioni di Tetra Pak per il tetto e le numerose confezioni di CD per porte e finestre. I risultati sorprendenti hanno dato vita ad esempi estremamente sofisticati ed efficienti, pur nella loro semplicità costruttiva, come il primo pannello termico in bottiglie di plastica: si tratta di un termosifone artigianale, costruito come un pannello di bottiglie di plastica dipinte di nero e collegate ad un serbatoio, che sfrutta il fenomeno fisico della differenza di densità tra i fluidi a temperatura diversa, per generare la circolazione naturale dell’aria.
Il Tempio del riciclo, Thailandia
Una casa ecologia, veloce da costruire e molto economica! E se l’aspetto sociale si evolve si arriva addirittura a costruzioni votive, come il tempio di Wat Lan Kuad che addirittura nel 1984, venne costruito esclusivamente con milioni di birra. Ci sono voluti più di 20 anni per realizzare questo edificio, dove pilastri, solai, muri e coperture sono esclusivamente formati da bottiglie di birra e tappi riciclati. I monaci, preoccupati per le numerose bottiglie di vetro scartate che inevitabilmente inquinavano e deturpavano l’ambiente, decisero di donare una nuova vita a questi materiali e dopo averle legate tra loro con sabbia e cemento, iniziarono la costruzione del tempio, comprensivo di pagode, stanze per la meditazione e dormitori.
El Zamorano, Honduras
100% sostenibile ed ecologia senza nemmeno l’utilizzo di cemento! I progettisti di EcoTec hanno realizzato una casa autosufficiente coronata da un tetto giardino che quando completamente bagnato, arriva anche a pesare 30 tonnellate, nonostante ciò, la costruzione non ha nessun problema strutturale, distribuendo il peso sulle 8.000 bottiglie di plastica PET, inglobate nei muri. Integrando l’abitazione ai sistemi di produzione energetica pulita, principalmente solare termico per l’acqua calda, questo modello abitativo è diventato facilmente ripetibile in diverse zone del Paese, consentendo a molte famiglie di viv ere dignitosamente in una casa ecologica.