Rinnovabili

Da centrale elettrica ad Ecoquartiere

Dopo 25 anni di speculazioni, promesse e ritrattazioni, il famoso progetto di riqualificazione per l’altrettanto famosa centrale elettrica di Londra Battersea Power Station ha finalmente un volto. I lavori inizieranno nel 2013 e saranno eseguiti dal consorzio malese SP Setia, Sime Darby e Employees Provident Fund, che con la modica cifra di 400 mln di sterline, si è aggiudicato la proprietà dei 39 acri (circa 158.000 mq).

Parte integrante di Nine Elms, la zona interessata dalla più grande riqualificazione mai sostenuta per la città di Londra, l’intervento per la trasformazione della Battersea prevederà la realizzazione di nuovi uffici, hotel, servizi, parchi, centri commerciali ed ovviamente di 3.400 nuove residenze, 500 delle quali destinate ad edilizia sociale.

Costruita tra gli anni ’30 e ’50 del Novecento, la struttura dell’ex centrale elettrica Battersea è ormai divetata celebre a livello internazionale, sia per la sua particolare forma caratterizzata dalle quattro alte torri art decò progettate da Sir Giles Gilbert Scott, lo stesso architetto che progettò l’edificio che oggi ospita la Tate Modern, sia per i diversi richiami musicali che hanno fatto della fabbrica un simbolo senza tempo, a partire dalla copertina dell’album “Animals” dei Pink Floyd.

Un maxi progetto sostenibile

E’ Rafael Viñoly Architects il fortunato progettista che ha avuto il compito di ridisegnare l’area, i cui lavori inizieranno il prossimo anno, per terminare entro il 2016. A causa di problemi di sicurezza, purtroppo la società malese ha deciso di abbattere le quattro torri originali sostituendole con quattro nuove torri in cemento armato. L’intero progetto di riqualificazione venne completato già nel 2010 restando però solo un sogno incompiuto per la mancanza di potenziali acquirenti. Grande attenzione verrà riservata agli aspetti ambientali ed all’efficienza energetica delle strutture, che svilupperanno innovazioni tecnologiche e sistemi all’avanguardia  per raggiungere l’ambito obiettivo delle “zero emissioni“, grazie all’esclusivo impiego di energia rinnovabile.

Accanto allo sviluppo di un sistema costruttivo all’avanguardia e ad alte prestazioni, potrebbe inoltre aggiungersi la componente sociale, destinando una parte delle residenze ad alloggi di edilizia convenzionata, creando perciò un quartiere eterogeneo oltre che smart.

Anche la mobilità ed i servizi avranno un ruolo importante nel progetto, trovandosi inseriti all’interno della colossale riqualificazione delle Nine Elms, che tra le altre novità, prevederà l’estensione dell’attuale linea della metropolitana Northern Line, creando nuove stazioni ad hoc e collegamenti di superfici capillari, in grado di raggiungere qualsiasi destinazione in poco tempo, evitando così la necessità di affidarsi al trasporto privato. Car-sharing, bike sharing, mobilità elettrica, percorsi ciclabili e trasporto pubblico anche per via fluviale, sono solo alcuni dei punti che caratterizzano il progetto in costruzione per l’intero quartiere in cui si trova inserito il complesso della Battersea.

Alcuni dubbi in merito al progetto sono già stati sollevasti dall’opinione pubblica che ha messo in luce alcune incongruenze tra i numeri del progetto e le effettive possibilità. Si tratta infatti di un intervento da 1,7 mln di piedi quadri di superficie in più, con la costruzione di 3.400 nuovi alloggi che il consorzio si propone di riuscire a vendere entro 15 anni, partendo dall’assegnazione dei primi 800 appartamenti in soli sei mesi dalla loro ultimazione. Nonostante i proprietari dell’area sostengano di avere già una lista di potenziali acquirenti, numeri di questo tipo non lasciano certo indifferenti, soprattutto in considerazione del fatto che attualmente la media di vendita degli alloggi nella città di Londra è stimata sulle 100 unità l’anno e che per riuscire a raggiungere l’obiettivo dei 3.400 alloggi, dovrebbero passare a 227.

Perplessità a parte, la lunga storia della riqualificazione della vecchia centrale Battersea sembra aver finalmente trovato pace, grazie ai nuovi proprietari; non resta che attendere ulteriopri sviluppi del progetto ed augurarsi che possa diventare un nuovo e stimolante esempio di ECO-quartiere destinato ad una internazionale greencity.

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