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Crediti inutilizzabili, dal 1° dicembre parte il censimento dell’Agenzia delle Entrate

Crediti inutilizzabili
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La mancata comunicazione obbligatoria comporta una sanzione di 100 euro

(Rinnovabili.it) – A partire dal 1° dicembre 2023, l’Agenzia delle Entrate darà il via al censimento dei crediti inutilizzabili per arrivare, finalmente, a un’idea più precisa della mole di crediti fiscali che lo Stato dovrà liquidare. La comunicazione dovrà avvenire attraverso la “Piattaforma cessione dei crediti” e sarà obbligatoria, pena per la mancata comunicazione una sanzione di 100 euro.

Cosa sono i crediti inutilizzabili

A dover inviare la comunicazione per crediti inutilizzabili relativi a bonus casa e superbonus, dovrà essere l’ultimo cessionario, in caso di cessione del credito e di sconti in fattura, e solo in caso diverso dalla scadenza dei termini. Le modalità di invio della comunicazione ed il contenuto sono indicati nel provvedimento del direttore dell’AdE del 23 novembre 2023. La norma di riferimento è l’articolo 25 del Dl n. 104/2023. I crediti inutilizzabili sono quelli per i quali non sussistono i presupposti costitutivi ed andranno comunicati entro 30 giorni dal momento in cui si viene a conoscenza dell’evento che ha determinato la mancata fruizione.

Il cessionario deve comunicare:

  • per i crediti tracciabili, il numero di protocollo della comunicazione originaria (prima cessione o sconto in fattura) da cui sono derivate le rate;
  • per i crediti non tracciabili, i dati significativi della comunicazione originaria (numero di protocollo telematico, codici fiscali del cedente titolare della detrazione e del fornitore/primo cessionario) da cui sono derivate le rate.

La comunicazione sarà accolta se il cessionario dispone di credito residuo sufficiente per la tipologia di credito indicata e la relativa rata annuale. In questo caso i crediti saranno immediatamente esclusi dalla disponibilità del cessionario.

I crediti inutilizzabili perchè sotto sequestro

E per i crediti sotto sequestro come bisogna procedere? Una domanda non scontata considerando la possibilità di sequestro preventivo e le molteplici rodi connesse al meccanismo di cessione del credito per alcune tipologie di bonus. In questo caso l’Agenzia delle Entrate chiarisce che il cessionario, non sarà tenuto a nessun tipo di comunicazione dato che l’agenzia risulta già in possesso di tale informazione e considerando che il sequestro viene “comunicato dall’Autorità giudiziaria all’Amministrazione finanziaria che ne sospende tempestivamente la possibilità di utilizzo in compensazione, eliminandoli dal cassetto fiscale”. A questo proposito il Fisco ha messo a disposizione un’apposita sezione di Faq in cui si chiarisce quale tipologia di crediti andrà comunicata e cosa fare in caso di irregolarità procedurali che ne inibiscono l’utilizzo.