Secondo le stime i crediti incagliati del Superbonus e bonus edilizi sarebbero ancora 19mld
(Rinnovabili.it) – Ieri sera si sono conclusi i lavori in Commissione Finanze alla Camera in merito al DL 11/2023 che dal 16 febbraio ha bloccato cessioni e sconto in fattura. Tra gli emendamenti votati trova posto la soluzione chiesta a gran voce per liberare i crediti incagliati del Superbonus. Lo sblocco delle cessioni arriverà molto probabilmente da una delle grandi società partecipate che agirà da ponte tra l’acquisto e la vendita dei crediti. Ottiene il via libera anche la proroga del superbonus 110 villette fino al 30 settembre 2023, a patto che siano stati completati almeno il 30% dei lavori entro il 30 settembre dello scorso anno.
La piattaforma di sblocco dei crediti incagliati
Le stime parlano di un valanga di oltre 19 miliardi di crediti incagliati del Superbonus rimasti nei cassetti fiscali delle aziende che non riescono a cederli per la chiusura delle attività di acquisto da parte di Banche, poste ed intermediari finanziari. Ma come accennato nei giorni scorsi, la soluzione sembrerebbe essere in dirittura d’arrivo. La via di uscita è “un veicolo finanziario che acquisti i crediti fiscali, certificati come certi, liquidi ed esigibili da un primo cessionario, ed esegua un ponte per cedere nuovamente tali crediti a terzi secondo il loro calendario di scadenze fiscali, affinché ne abbiano un vantaggio diretto ed immediato”. La dichiarazione arriva direttamente da Francesco Venturi, ceo di Enel X, la società prescelta per questo incarico.
Il compito della piattaforma di sblocco crediti sarà duplice, sia a monte che a valle della catena: “di cessionario con contatto diretto con il tessuto imprenditoriale che ha in mano i crediti e di utilizzatore finale del credito veicolato dal settore finanziario. Siamo quasi pronti, è questione di poco e potremo dare un decisivo impulso allo sblocco dei decreti incagliati”.
A favorire l’operazione sarà inoltre la possibilità d portare la detrazione del bonus a 10 anni e il possibile utilizzo dei crediti da parte delle Banche per acquistare Btp.
Cedere il credito dei lavori del 2022 si può anche oltre la scadenza: basta pagare
Pagando 250 euro di mora per la remissione in bonis, coloro che hanno l’esigenza di cedere il credito per lavori del 2022, ma non hanno ancora concluso il relativo contratto (in scadenza entro il 31marzo) avranno tempo fino al 30 novembre per completare l’operazione e comunicarla al Fisco.
Inoltre Icap, onlus, terzo settore e lavori su immobili colpiti da eventi sismici nonché dall’alluvione delle Marche potranno fare ricorso a sconto in fattura e cessione del credito senza vincoli.
Proroga superbonus 110 villette fino al 30 settembre
La proroga per il 110 delle unifamiliari era ormai certa, ciò che restava da capire era la data di scadenza. I sei mesi in più ottengono l’appoggio del Governo che sposta al 30 settembre 2023 la data entro la quale portare in detrazione le spese al 110%, lavori che potranno essere conclusi anche successivamente.