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Valgono 15 mld i crediti incagliati: aumenta il numero degli Enti Locali intenzionati ad acquistarli

Dopo Treviso anche Sardegna, Abruzzo, Lazio, Umbria, Veneto, Puglia hanno presentato mozioni ed emendamenti per acquistare i crediti incagliati e connessi a Superbonus

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via Pixabay

Secondo Ance se non si riuscirà a sbloccare i crediti incagliati falliranno almeno 1700 imprese portando ad oltre 9 mila disoccupati in più

(Rinnovabili.it) – Mentre prende il via in questi giorni la disposizione prevista dalla legge di conversione del Decreto Aiuti Quater di una garanzia da parte di SACE per finanziamenti alle imprese edili in difficoltà, prosegue il problema dei crediti incagliati arrivati a quota 15 miliardi (secondo Ance). Molte ancora le voci mancanti nell’elenco degli interventi che avrebbero dovuto assicurare uno sblocco dei crediti edilizi e che mantengono la situazione in un limbo di paure e terrori. Ma in questa situazione di enpass generale aumenta il numero degli Enti Locali intenzionati ad aprire le porte ad un possibile acquisto.

Il primo ad aver introdotto questa potenziale soluzione è la Provincia di Treviso, con un bando di gara che permetterà l’acquisto di 14,5 mln di euro da due Banche per riutilizzarli poi in compensazione diretta delle proprie spese fiscali nei prossimi anni.

Regione Sardegna, pronta ad acquistare un potenziale di 40-50 mln al mese di crediti incagliati

Tra le Regioni è invece la Sardegna ad approvare per prima un emendamento alla Finanziaria che metterà a disposizione una capienza fiscale stimata di 40-50 milioni di euro al mese. Nella regione il Superbonus ha attivato investimenti ammessi a detrazione pari ad oltre 1 miliardo e 983 mln di euro tra condomini, unifamiliari ed unità indipendenti. La misura di fatto è il secondo intervento della Regione, che aveva liberato liquidità sotto forma di anticipazioni finanziarie da rimborsare con i crediti fiscali per sostenere le spese del superbonus.

Regione Piemonte, acquisti per 50 milioni l’anno

Il Piemonte inserisce la misura nella Legge di Stabilità 2023 che passerà ora al vaglio del Consiglio per essere licenziata in via definitiva in primavera. L’obiettivo è arrivare ad acquistare 50 milioni di euro di crediti incagliati l’anno. Il mezzo sarà la Finpiemonte, mentre sarà indispensabile che i crediti rispettino determinate condizioni per poter essere acquistati: che provengano da lavori svolti in Piemonte, che non siano soggetti a contenziosi e che l’operazione per la Regione non abbia costo, questo perchè i crediti acquistati andranno in compensazione degli oneri fiscali con lo Stato.

Lazio, Puglia, Abruzzo, Campania, Veneto e Liguria

A stretto giro dovrebbero muoversi per entrare nel mercato delle cessioni del credito anche altre Regioni come Lazio, Puglia, Abruzzo, Umbria, Veneto e Campania. Quest’ultima è in essere con una proposta di legge che prevede lo stanziamento di un fondo circolare dei crediti fiscali per il 2023, 2024, 2025 pari a circa 100 mln a valere sui fondi regionali.

Lazio ed Umbria sarebbero intenzionati ad avviare un programma congiunto denominato “Superbonus Regioni”. Per tutti gli Enti Locali l’obiettivo sarebbe quello di acquistare i crediti incagliati e legati a Superbonus o bonus edilizi, e portarli in compensazione tramite F24.

Particolare attenzione sarà posta sulla qualità del credito, nel caso del superbonus ormai soggetto a molteplici controlli ed obblighi normativi per evitare frodi.