I tassi legati ai crediti edilizi sarebbero passati dal 6-7% del 2020 al 16-18% di oggi
(Rinnovabili.it) – Tassi di interesse per scontare i crediti edilizi lievitati, cessioni incagliate in una mole burocratica, e molteplici istanze e segnalazioni ricevute in pochi mesi. E’ questa la situazione che ha spinto la Commissione di Inchiesta sul sistema bancario, ad indagare più a fondo sui tassi applicati alle cessioni dei crediti acquistati dalla Banche. Agli 11 intermediari finanziati più grandi (Intesa Sanpaolo, Unicredit, Banco Bpm, Iccrea, Mediobanca, Cassa Centrale Banca, Bper, Monte dei Paschi, Credem, Banca popolare di Sondrio, Banca Carige), più la Cassa depositi e prestiti e le Poste, è stato inviato un questionario a cui rispondere. Si avrà in questo modo una panoramica di circa l’80% del business dei crediti legati ai bonus fiscali.
Tre le domande oggetto di interesse, i lavori inerenti al Superbonus 110%, gli interventi diversi dal Superbonus con recupero in 5 anni e gli interventi diversi dal 110% con recupero in 10 anni.
Le informazioni su base trimestrale dei crediti acquistati forniranno alla commissione un quadro più chiaro dei tassi di interesse registrati e delle tempistiche.
“Vogliamo fotografare su base trimestrale l’andamento della cessione dei crediti al sistema bancario, capire il numero di richieste ricevute, annullate ed erogate, i tassi di sconto applicati, le tempistiche registrate e le eventuali cessioni fatte a terzi” sottolinea la presidente della Commissione Carla Ruocco, in una nota riportata sulle pagine di La Repubblica.
Tasso di sconto peggiorati e raddoppiati
Secondo le prime rilevazioni e le segnalazioni da parte di cittadini ed imprese, il blocco del sistema ha fatto raddoppiare i tassi applicati dalle banche per acquistare i crediti edilizi: dal 6-7% del 2020 ad un 16-18% di oggi, pericolosamente vicino al tasso di usura.
Come più volte segnalato, i crediti edilizi bloccati hanno superato i 5 miliardi. Tra questi molti sono oggetto di frodi, ma altri sono semplicemente incagliati nella burocrazia bancaria o in attesa di controllo da parte del Fisco.
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Sono ore cruciali in tema Superbonus. Si avvia verso l’approvazione definita, non senza intoppi, il testo di conversione del Dl Aiuti. Tra gli emendamenti passati compare un allargamento della maglia delle cessioni, ampliando la platea a cui le banche possono a loro volta cedere il credito, anche alle partite iva. Tuttavia esistono alcuni dettagli non irrilevanti, come la retroattività della norma, ma solo a partire dal 1° maggio, ancora da chiarire. La norma dovrebbe aiutare a sbloccare i crediti incagliati evitando il fallimento di migliaia di imprese.