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Convegno ANCI Smart Cities: l’innovazione prima di tutto

Un importante Convegno sulla centralità delle Smart Cities per trasformare le città ed investire sull'innovazione. Accordo unanime dei sindaci: servono maggiori risorse.

(Rinnovabili.it) – Si è svolto oggi a Torino il convegno “Smart cities dell’Anci”, primo appuntamento a livello nazionale dedicato allo sviluppo delle Città intelligenti, a cui ha preso parte anche il Ministro Profumo e numerosi Sindaci delle principali città italiane.

“Questo appuntamento di Torino rappresenta la concreta esecuzione del Progetto-paese sull’innovazione che l’Anci vuole promuovere”, afferma Graziano Delrio Presidente Anci, ricordando che “la tecnologia è la sfida per migliorare la qualità di vita delle nostre città”.

Il Convegno si è presentato come l’occasione per chiedere al Governo di escludere dai Vincoli del Patto di Stabilità, tutti gli investimenti che producendo lavoro, sviluppo e innovazione, generano ricchezza per il Paese. Delrio si è poi soffermato sulla necessità di creare una “grande rete tra pubblico e privato”, indispensabile per semplificare i meccanismi che attualmente regolano le procedure e che troppo spesso, hanno impedito la piena e completa fruizione de fondi europei destinati all’innovazione e alla ricerca.

Tra i numerosi ospiti intervenuti al Convegno anche il Sindaco di Torino Piero Fassino, che ha individuato nelle Smart cities il tema centrale per la “città che cambia”, sottolineando però la necessità di tre condizioni indispensabili per la completa riuscita del progetto: “il coinvolgimento sociale e culturale, la messa in moto di meccanismi partecipativi, una forte partnership pubblico-privato e le risorse”. “I bandi europei Smart cities coprono soltanto un pezzo del percorso […], per liberare risorse serve cambiare il patto di stabilità, che oggi blocca gli investimenti dei Comuni. Vanno tenute presenti le ricadute che questo avrebbe sul tasso di crescita generale e sull’occupazione”, conclude Fassino.

Se l’innovazione tecnologica e l’impegno dei singoli cittadini sono elementi indispensabili per trasformare  una città in una Smart Cities, il problema dei finanziamenti e delle risorse appare una questione determinante per la realizzazione dei progetti.

“Il progetto Smart cities che l’Ue spinge è una opportunità per i territori – sottolinea Massimo Giordano Assessore all’Innovazione della Regione Piemonte – allo stesso tempo mi chiedo come possano rispondere adeguatamente i nostri comuni a questa sfida, considerando le difficoltà che stanno affrontando”.

In qualità di portavoce del Governo, è intervenuto il Ministro Francesco Profumo che ha ribadito il ruolo determinante giocato dall’area metropolitana quale catalizzatore di innovazione.“Il Governo pensa a comunità intelligenti come grande progetto nazionale. L’obiettivo è generare intelligenza, producendo inclusione e migliorando la qualità del nostro vivere”.

Un obiettivo che verrà perseguito attraverso due bandi per lo sviluppo del territorio, per i quali il Governo investirà circa 1 miliardo di euro.

“Nei prossimi giorni, ha detto Profumo, lanceremo un bando da 260 milioni di euro per le Regioni del Mezzogiorno, in particolare per le quattro regioni a obiettivo convergenza (più Sardegna, Basilicata, Abruzzo, Molise). Un secondo bando, che probabilmente sarà pubblicato prima dell’estate, è rivolto invece alle regioni del Centro Nord. Un bando, quest’ultimo, pari a 700 mln di euro e sempre rivolto allo sviluppo delle città intelligenti”.

Ricerca, formazione, standardizzazione delle tecnologie e innovazione, replicabilità degli investimentoi privati e capacità di fare rete, queste le priorità del Governo per elevare le città italiane ad un ruolo europeo. Unica soluzione secondo il Ministro, quella di recuperare gli investimenti e trovare modalità di rinnovamento, per arrivare vincenti al 2014 quando “ogni euro investito in energia verrà moltiplicato n volte per creare benessere”.

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