"Chi investe con opere o con azioni in progetti di manutenzione che hanno effetti positivi per il territorio dovrebbe beneficiare di un meccanismo di incentivi"
“Non mi riferisco all’ampliamento degli edifici con un piano in più. Non vanno condonati edifici realizzati dove non potevano essere realizzati”. Il problema si allinea al sistema di difesa del territorio e al dissesto idrogeologico che sta interessando il nostro Paese con non lievi ripercussioni: “I sistema di difesa del territorio attuali sono inadeguati, quello dei rischi legati al disseto idrogeologico è un problema purtroppo abbastanza complicato di per sé: abbiamo un territorio molto vulnerabile nel nostro Paese, date le condizioni orografiche, e a questo si aggiunge l’effetto di un clima che sta cambiando, che si presenta con effetti climatici estremi, ai quali non eravamo abituati nei decenni scorsi, e che mettono a rischio i territori più vulnerabili”.
La politica futura del Ministro, vorrebbe dunque essere preventiva più che correttiva, per evitare disastri ecologici e, soprattutto, per proteggere i cittadini. Per conoscere interamente le proposte future dell’attuale Governo, bisogna attendere fino al 5 dicembre, data in cui si riunirà l’atteso Consiglio dei Ministri e si decideranno le sorti del famoso bonus del 55%.
Le parole del Ministro Clini sono sembrate abbastanza fiduciose al riguardo, sostenendo che “Chi investe con opere o con azioni in progetti di manutenzione che hanno effetti positivi per il territorio dovrebbe beneficiare di un meccanismo di incentivi”, ricordandosi inoltre che con meccanismi di questo tipo si avrebbe una visione totale e precisa delle azioni e degli interventi.