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Raffrescare casa senza spendere troppo: i consigli di ENEA per un condizionatore efficiente

Alcuni semplici suggerimenti per aiutarci a raffrescare casa, riducendo i costi in bolletta grazie ad un climatizzatore sempre efficiente

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credits: Enea

Anche per quest’anno è possibile sfruttare il Bonus condizionatore 2023 con detrazione al 50% o al 65%

(Rinnovabili.it) – Quando arriva il caldo afoso non c’è nulla di meglio del raffrescare casa sfruttando la magia del condizionatore, ma all’arrivo della prima bolletta il sogno potrebbe trasformarsi in un incubo per le cifre da capogiro spese in elettricità durante i mesi più caldi.

In realtà bastano pochi semplici accorgimenti per consentire al nostro impianto di climatizzazione di funzionare al meglio, garantire il massimo comfort, salvaguardare l’ambiente e risparmiare in bolletta.

Un condizionatore efficiente fa risparmiare fino al 7% dei costi

A fornirci un aiuto pratico sulle indicazioni da seguire per raffrescare casa in modo efficiente è l’ENEA. Una lista di suggerimenti utili per far funzionare al meglio il nostro condizionatore che ci consentono di raggiungere un risparmio fino al 7% sul totale della bolletta elettrica.

Il climatizzatore è tra gli elettrodomestici che incide maggiormente sulla bolletta, per questo è fondamentale in primo luogo verificarne l’efficienza, controllando che i filtri siano in perfette condizioni d’uso. Infatti, oltre a batteri, muffe e pollini, nei filtri si accumulano polveri che, ostruendo il flusso dell’aria, rendono più difficoltoso e dispendioso raggiungere la temperatura richiesta”, raccomanda Nicolandrea Calabrese, responsabile Laboratorio ENEA di Efficienza energetica negli edifici e sviluppo urbano. “Senza la giusta manutenzione – aggiunge – tutti i climatizzatori tendono a lavorare sotto sforzo, consumando fino al 30% in più di energia elettrica rispetto ai parametri di fabbrica. Oltre ai consumi più alti, il climatizzatore non manutenuto subisce un’usura maggiore, con un rischio più elevato di danneggiamento e necessità di ricorrere a interventi di manutenzione straordinaria”.

Attenzione alla corretta manutenzione

Così come ogni elettrodomestico, anche il condizionatore necessita di una pulizia e una manutenzione minima per funzionare correttamente per molto più tempo. Per prima cosa è sempre indispensabile controllare la tenuta del circuito del gas.

La normativa prevede l’obbligo del libretto impianto e di controlli periodici per apparecchi con una potenza superiore a 10 kW per quelli invernali e a 12 kW per quelli estivi.

Anche i filtri e le ventole devono essere puliti accuratamente, per evitare il formarsi di muffe o il proliferare di batteri, alcuni dei quali pericolosi per la vita stessa degli abitanti, come il batterio della legionella.

Attenzione alla classe energetica

Requisito chiave per diminuire i consumi è la scelta del condizionatore. Indipendentemente dalla tecnologia, sono sempre da preferire i modelli in classe energetica superiore alla A che riducono le emissioni di CO2 e consumano molto meno. Il consumo energetico annuo indicato sull’etichetta energetica è relativo a 1.400 ore di funzionamento in modalità riscaldamento e 350 in modalità raffrescamento, a cui è sommato il consumo di energia in altre modalità quali lo standby. Ad esempio, un modello in classe A+++ consumerà fino al 40% in meno di elettricità rispetto a uno di classe B.

Scegli la tecnologia inverter

Un condizionatore con sistema di controllo inverter, in cui la velocità di rotazione del compressore viene regolata costantemente, permette di avere prestazioni ottimali in qualsiasi condizioni di impiego, adeguando la potenza frigorifera e termica erogata all’effettiva necessità. Questi modelli costano di più rispetto ai condizionatori on-off, ma nel caso in cui si prevede di tenere accesso l’impianto per molte ore consecutive, consentono un risparmio energetico ed una riduzione della rumorosità notevoli.

Occhio agli incentivi

La legge di bilancio 2023 ha riconfermato l’agevolazione: per gli acquisti effettuati entro il 31 dicembre 2023, il “bonus condizionatore” permette di beneficiare di:

  • una detrazione fiscale del 50% per l’acquisto di condizionatori effettuato nell’ambito di opere edilizie per ristrutturazione o manutenzione straordinaria
  • una detrazione del 65% per l’acquisto di condizionatori a pompa di calore ad alta efficienza in sostituzione di uno di classe inferiore

Leggi anche Bonus condizionatori 2023: a chi spetta e come ottenerlo

Attenzione alla posizione

E’ importante collocare il climatizzatore nella parte alta della parete: l’aria fredda tende a scendere e si mescolerà più facilmente con quella calda che invece tende a salire. Attenzione a non posizionare il condizionatore dietro a divani o tende per evitare l’effetto barriera.

Chiudere le persiane durante le ore più calde

Quando non siamo in caso e non abbiano la necessità di avere luce naturale sarebbe bene tenere persiane e tapparelle chiuse, per ridurre al minimo l’apporto di calore attraverso gli infissi.

In questo modo, attivando il climatizzatore al nostro rientro in casa, consentirà di ridurre il fabbisogno energetico del condizionatore per raggiugnere la temperatura richiesta.

Non raffreddare troppo l’ambiente e attenzione all’umidità

La normativa prevede che durante la stagione estiva la temperatura interna non deve scendere sotto i 24-26 gradi centigradi ma, il più delle volte, due o tre gradi in meno rispetto alla temperatura esterna sono già sufficienti. Spesso per scongiurare la sensazione di caldo opprimente può bastare l’attivazione della funzione “deumidificazione”, in quanto l’umidità presente nell’aria fa percepire una temperatura ben più elevata di quella reale.

Ogni stanza ha bisogno del suo climatizzatore

Installare un condizionatore potente in corridoio sperando che rinfreschi l’intera abitazione è inutile: l’unico risultato sarà quello di prendersi un colpo di freddo ogni volta che si attraversa il corridoio andando da una stanza all’altra, in quanto sarà l’unico ambiente ad essere raffrescato.

Non lasciare porte e finestre aperte

Lasciare aperte porte e finestre significa far entrare nuova aria calda da “deumidificare”, costringendo l’apparecchiatura a compiere un lavoro supplementare per riportare la temperatura e l’umidità ai livelli richiesti, con un conseguente dispendio di energia.

Coibenta i tubi del circuito refrigerante all’esterno dell’abitazione

Evitare inutili dispersioni è possibile semplicemente coibentando i tubi del circuito refrigerante presenti all’esterno dell’abitazione. È inoltre opportuno assicurarsi che la parte esterna del climatizzatore non sia esposta al sole e alle intemperie.

Usa il timer e la funzione ‘notte’

Grazie a queste funzioni è possibile ridurre al minimo il tempo di accensione dell’apparecchio e aumentare il comfort. Inoltre, consentono di accendere e spegnere il climatizzatore anche a distanza e di tenerlo in funzione per il solo periodo di tempo in cui se ne ha realmente bisogno. La funzione “notte” o “sleep” regola, nelle ore notturne, la temperatura ambiente in modo da rispondere alla variazione della temperatura corporea.

Fai un check-up alla tua casa

Il comfort interno di una casa è dettato anche dal grado di isolamento dell’immobile, non solo dalla potenza del climatizzatore. Richiedere ad un tecnico una diagnosi energetica dell’edificio è il primo passo utile per valutare lo stato dell’isolamento termico di pareti e finestre e l’efficienza degli impianti di climatizzazione. La diagnosi suggerirà gli interventi da realizzare valutandone il rapporto costi-benefici. Oltre ad abbattere i costi per la climatizzazione estiva degli ambienti anche fino al 40%, gli interventi sono ancora più convenienti se si usufruisce delle detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica degli edifici.