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Climatizzazione a costo zero con il dispositivo sandwich che cambia con la temperatura

La Wuhan University of Technology ha sviluppato un raffreddatore radiativo sensibile alla temperatura per una climatizzazione a costo zero

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Credit: Chen et al., doi 10.1117/1.JPE.14.028501

Lo Zero-Energy Switchable Radiative Cooler è riuscito ad abbattere la temperatura interna di 7°C in estate e ad aumentarla di 7,5°C in inverno

(Rinnovabili.it) – Il 2023 è stato l’anno più caldo di sempre portando il riscaldamento globale a +1,4°C. Le previsioni per il futuro sono tutt’altro che rosee con picchi di temperatura sempre più elevati che ci costringeranno a trovare soluzioni efficaci per proteggerci da caldo e freddo estremo adeguando di conseguenza i nostri edifici. Con l’obiettivo condiviso di sviluppare strategie di climatizzazione a costo zero dal punto di vista energetico, ma anche dal punto di vista economico, la Wuhan University of Technology si è concentrata sullo sviluppo di una particolare tipologia di dispositivi: gli Zero-Energy Switchable Radiative Cooler (ZESRC).

A cosa servono gli ZESRC

Lo ZESRC, Zero-Energy Switchable Radiative Cooler, è un dispositivo composto da strati di materiali differenti che permette di mantenere gli edifici alla giusta temperatura senza la necessità di utilizzare energia aggiuntiva.  Il suo funzionamento sfrutta la proprietà di ciascun materiale di dilatarsi o contrarsi al variare della temperatura. Utilizzando materiali con coefficienti di dilatazione termica variabili il dispositivo sarà in grado di fornire una risposta dinamica ai cambiamenti della temperatura. 

Questo design consente una climatizzazione a costo zero grazie ad una transizione senza soluzione di continuità tra la modalità di raffreddamento e la modalità riscaldamento, mantenendo le migliori condizioni di comfort interne. 

I risultati raggiunti

Il dispositivo ZESRC ideale sviluppato dai ricercatori è composto da tre strati: uno strato di raffreddamento radiativo nella parte inferiore, un attuatore sensibile alla temperatura al centro e uno strato di riscaldamento solare nella parte superiore. Gli esperimenti sul campo hanno dimostrato ottime prestazioni in tutte le stagioni: in estate il dispositivo ZESRC è stato in grado di abbattere la temperatura interna fino a 7,1°C, mentre in inverno c’è stato un incremento massimo di 7,5°C rispetto alle condizioni esterne.

Oltre a sviluppare e testare lo ZESRC, i ricercatori hanno anche realizzato una mappa per mostrare l’efficienza del funzionamento del dispositivo in base al variare del clima. Rispetto ad altri dispositivi che utilizzano solo il riscaldamento o il raffreddamento solare, la soluzione della Wuhan University of Technology è riuscita a ridurre il consumo energetico dell’edificio del 14,3%..

La ricerca è stata pubblicata sulla rivista SPIE Journal of Photonics for Energy (JPE).

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About Author / Alessia Bardi

Si è laureata al Politecnico di Milano inaugurando il primo corso di Architettura Ambientale della Facoltà. L’interesse verso la sostenibilità in tutte le sue forme è poi proseguito portandola per la tesi fino in India, Uganda e Galizia. Parallelamente alla carriera di Architetto ha avuto l’opportunità di collaborare con il quotidiano Rinnovabili scrivendo proprio di ciò che più l’appassiona. Una collaborazione che dura tutt’oggi come coordinatrice delle sezioni Greenbuilding e Smart City. Portando avanti la sua passione per l’arte, l’innovazione ed il disegno ha inoltre collaborato con un team creativo realizzando una linea di gioielli stampati in 3D.