L’ex City Hall di Foster è sfitta dal 2021 quando la municipalità ha deciso di trasferisti a causa dell’aumento dei costi
(Rinnovabili.it) – Stanno circolando proprio in queste ore le immagini render del possibile restyling firmato dagli architetti di Gensler per l’ex City Hall di Foster + Partners a Londra. L’edificio che un tempo ospitava la Greater London Authority (GLA) è rimasto disabitato dal 2021, quando la municipalità della città decide si traslocare a Newham a causa dell’insostenibile aumento dei costi della struttura.
Da allora il City Hall di Foster, uno dei progetti più famosi realizzati dall’archistar per la città, ha rischiato la demolizione, dopo il rifiuto da parte dell’Historic England di inserire la struttura nell’elenco dei benci culturali inglesi.
Gensler è pronto a restaurare la struttura
Completato nel 2002 accanto al Tower Bridge, l’ex municipio è diventato un simbolo per Londra con il suo famoso involucro vetrato curvilineo, così concepita da Foster + Partner per non avere una vera e propria facciata principale, come metafora dei poteri politici contenuti al suo interno.
Sarà proprio questa famosa pelle trasparente ad essere sostitutita. I pochi render ad ora diffusi da Gensler mostrano al suo posto una serie di terrazze aperte e verdeggianti che probabilmente includeranno tipologie residenziali e commerciali.
Il proprietari dell’ex City Hall di Foster, oggi ribattezzato semplicemente 110 The Queen’s Walk, ha sottolineato che la ristrutturazione permetterà di trasformarlo in una “destinazione lungimirante”.
Più balconi e maggiore superficie esterna in quota
La proposta di Gensler sembrerebbe anche estendere i solai di ciascun piano per aumentare la superficie esterna a disposizione, mentre sarà il verde pensile ad attrarre l’attenzione, al posto della superficie vetrata.
Secondo i proprietari dell’immobile tutti gli interventi saranno prima di tutto finalizzati al miglioramento delle prestazioni energetiche dell’edificio, chiave di lettura che da sempre accompagna i progetti di Gensler. Si cercherà comunque di massimizzare le parti della struttura presistente preservate, per ridurre il peso della costruzione e la sua impronta in un’ottica di circolarità.