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Città sostenibili, WorldGBC: il 2050 net-zero parte dall’Africa, qui l’80% degli edifici ancora non esiste

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L’Africa Manifesto for Sustainable Cities and the Built Environment è stato presentato alla COP27

(Rinnovabili.it) – Secondo le stime dell’UN DESA, Department of Economic and Social Affairs, l’Africa è destinata ad accogliere il tasso di urbanizzazione più rapido al mondo, con la sua popolazione pronta a triplicare entro il 2050. E’ chiaro che questi 1,1 miliardi in più di persone in più da qualche parte dovranno vivere. Per questo agire ora con strategie che promuovano un ambiente costruito sano e resiliente e città sostenibili nel territorio Africano, sarà determinante per assicurare un futuro ad emissioni ridotte. A confermarlo ci pensa il World Green Building Council che ha lanciato il “Manifesto dell’Africa per le città sostenibili e l’ambiente costruito”, definendo le azioni necessarie ai responsabili politici e alle imprese per assicurare un futuro resiliente.

L’Africa è anche uno territorio che maggiormente subiranno le conseguenze del cambiamento climatico, senza esserne totalmente responsabile in prima persona.

A supportare il progetto è la coalizione #BuildingToCop ed i 15 GBC africani con l’obiettivo di definire le strategie univoche per un comparto edilizio net zero.

Il Manifesto prova ad affrontare il climate change e le catastrofi legate al clima per passare dalla teoria alla pratica nell’attuare l’Agenda 2063 definita dall’Unione Africana. Definire delle politiche locali, regionali e nazionali è quindi fondamentale per ridurre le emissioni di ciascuno Stato in linea con l’Accordo di Parigi.

L’urgenza è confermata dai dati: l’80% degli edifici che saranno necessari nel 2050 devono ancora essere costruiti. Un patrimonio immobiliare che permetterà di ospitare il 75% della crescita della popolazione mondiale stimata sugli 1,5 miliardi di persone in più.

Cinque raccomandazioni chiave per costruire città sostenibili

Il Manifesto per le città sostenibili e per un ambiente costruito più sano e resiliente, parte da 5 raccomandazioni chiave rispettivamente connesse ad Energia, Acqua, Materiali, Finanza ed Infrastrutture. Ciascuna strategia sarà calata sul territorio in base alle variegate differenze geografiche del continente africano.

Tra le richieste politiche specifiche del Manifesto rientrano:

“Stiamo affrontando un doppio rischio climatico: la duplice sfida di mantenere a portata di mano un futuro di 1,5 gradi e proteggere i cittadini più vulnerabili dal punto di vista climatico delle nostre società. Sebbene l’Africa contribuisca solo al 4% delle emissioni mondiali di CO2, ospita oltre il 16% della popolazione mondiale. Entro il 2050, si prevede che la popolazione africana crescerà fino a 3 miliardi e l’80% degli edifici che esisteranno nella regione devono ancora essere costruiti. Con quasi il 40% delle emissioni globali legate all’energia provenienti dall’ambiente edificato, i governi africani devono dare la priorità al settore come un modo per ridurre drasticamente le emissioni e aumentare la resilienza economica, sociale e climatica. Lavoriamo insieme per riportare le persone al centro di un ambiente edificato a zero emissioni, sano e resiliente che funzioni per tutti, ovunque”, ha concluso Cristina Gamboa, CEO del World GBC.

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