Prestazioni mediocri per l’Italia che si ferma al 64° posto con Milano
(Rinnovabili.it) – Cosa rende una città più smart rispetto alle altre metropoli del mondo? I fattori da tenere in considerazioni ovviamente sono molteplici. Dalla capacità di attrarre (e trattenere) i talenti con le start-up fino alla tutela dell’ambiente, dallo sviluppo economico ad una governance equa e facilmente accessibile, sono tutti indicatori che contribuiscono a rendere una città una Smart city, sostenibile, vivibile, giusta ed in grado di resistere agli shock economici, ma anche climatici.
Analizzando le realtà urbane sotto questa lente, sono Londra, New York e Parigi ad essersi aggiudicate il podio.
L’indagine fa parte della nona edizione del Cities in Motion Index 2024, realizzato dall IESE dell’Università della Navarra a partire da 183 città di 92 Paesi del mondo, tra le quali 85 capitali.
La città di qualità non sono solo quelle più vivibili
L’obiettivo del report, sviluppato per la prima volta 9 anni fa dai professori Pascual Berrone e Joan Enric Ricart, è quello di analizzare le città in quanto organismi complessi, dinamici ed in movimento.
Questa complessità, per poter essere giudicata in maniera oggettiva, necessita di numerosi indicatori ciascuno dei quali porterà una città a trionfare sulle altre per governance, piuttosto che per economia, per la qualità della vita, piuttosto che per la sostenibilità. Il Report IESE ha identificato 114 indicatori chiave suddivisi in 9 macro categorie:
- Capitale umano. Gli indicatori includono il livello di istruzione della popolazione e il suo accesso alla cultura.
- Coesione sociale. Formato da indicatori quali la protezione dei gruppi vulnerabili, lo sviluppo della comunità e l’assistenza sanitaria.
- Economia, che comprende il PIL attuale e stimato, le attività di innovazione e, per la prima volta nell’indice di quest’anno, il numero di aziende nell’elenco Fortune Global 500 e il numero di aziende unicorno (ovvero un’impresa che ha raggiunto una valutazione di mercato superiore al mld di $, pur non essendo quotata in borsa)
- Governance, che comprende la qualità degli interventi statali.
- Ambiente, compresi i livelli di inquinamento, la qualità dell’acqua e altri indicatori della vitalità dell’ecosistema e della vulnerabilità climatica.
- Mobilità e trasporti. Facilità di movimento e accesso ai servizi pubblici; gli indicatori includono anche il tasso di proprietà delle biciclette e la lunghezza delle linee metropolitane, che indicano l’investimento di una città nei suoi cittadini.
- Pianificazione urbana, comprese le infrastrutture sanitarie, i servizi igienico-sanitari e la politica abitativa, ma anche progetti di intelligenza artificiale che promuovano la crescita e il benessere urbano.
- Profilo internazionale. Branding e sensibilizzazione turistica strategica, compreso l’hosting di conferenze internazionali, offerte di hotel e indice dei prezzi dei ristoranti.
- Tecnologia. Usi intelligenti delle tecnologie ICT, disponibilità della banda larga e percentuale di famiglie dotate di computer/telefoni cellulari.
Tuttavia, secondo il report dell’IESE, una città di alta qualità non è detto sia anche quella più bella. A far salire l’apprezzamento nei confronti una città e la sua “intelligenza” influisce anche la migliore performance aziendale e la redditività che queste imprese portano alla realtà urbana.
La top ten delle smart city globali
Entrando nel dettaglio dell’IESE Cities in Motion Index 2024, seguono Londra, New York e Parigi nella classifica generale:
- Tokio
- Berlino
- Singapore
- Oslo
- Amsterdam
- San Francisco
- Chicago
Nell’indagine 2024 l’Europa domina la classifica con ben 5 città nella top ten. Segue il Nord America, con tre città tra le più smart e chiude il continente asiatico.
Oltre alle prime 10, l’Europa rappresenta oltre la metà (26) delle città più smart tra le prime 50. Mentre il Nord America ne ospita altre 14. Il resto si trova in Asia (Tokyo, Singapore, Seoul, Pechino, Taipei, Hong Kong e Shanghai) e Australia (Melbourne, Sydney e Canberra).
Nel frattempo, i paesi in via di sviluppo del mondo continuano a lottare per raggiungere le prime posizioni. Tra le città dell’America Latina, la prima in classifica è Santiago (91°), seguita da Buenos Aires (115°) e Montevideo (119°). Cape Town (141°) ha la migliore posizione in Africa.
Italia tra i mediocri
Per incontrare una città italiana dobbiamo scendere alla 64esima posizione, dove incontriamo Milano, segue Roma al 69° posto, Torino (100), Firenze (109) e Napoli (123). Mettendoci a confronto unicamente con le città europee, in una classifica composta da 57 realtà urbane, Milano occupa il 32 esimo scalino, mentre Roma la segue dal 36esimo.
Ma come sottolinea il report, i percorsi per raggiungere i primi livelli della classifica sono estremamente complessi. Tra le realtà che maggiormente stanno investendo in questi ultimi anni nel migliorare la qualità della vita ed il ritorno economico, il report sottolinea Città del Capo, anche prima tra le città dell’Africa. Nonostante in classifica generale, la seconda città più grande del Sud Africa, occupi gli ultimi posti, ha mostrato molteplici indicatori in netta salita rispetto agli anni precedenti. Ad esempio Città del Capo sta investendo molto nella digitalizzazione, migliorando l’accesso libero alle informazioni da parte di cittadini, il monitoraggio dei dati in tempo reale per gestire un’emergenza o il traffico.
Spostandosi nell’America Latina, la numero uno è invece Santiago, che ha scalato gli indici del report grazie all’iniziativa avviata nel 2017 che ha portato a convertire in elettrico quasi 7.000 veicoli della flotta di autobus, contribuendo insieme ad altre misure, a ridurre del 70% il numero di giorni di scarsa qualità dell’aria della città negli ultimi 10 anni.
Numeri che, secondo il report, mostrano come il fattore umano sia l’elemento principale che influenza una città rendendole non solo “intelligenti”, ma sagge nei confronti di una pianificazione futura attenta e non generalizzata.
Quanto è smart la tua città? Scoprilo con il calcolatore del IESE Cities in Motion.