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Ci sarà anche un giardino sospeso a 187m nel design di BIG per la Freedom Plaza di NYC

Quattro grattacieli e un museo circolare sorgeranno al centro della Freedom Plaza progettata da BIG per Manhattan puntando al traguardo net-zero

Freedom Plaza
Freedom Plaza- credit photo Soloviev Group

Tra le caratteristiche uniche del progetto anche uno “skybridge” sospeso con giardino pensile

(Rinnovabili.it) – Il suo corrispettivo anglofono non a caso è “Skybridge”, perchè il ponte sospeso che collega i due grattacieli firmati da BIG per la nuova Freedom Plaza di Manhattan sfiora letteralmente il cielo. Sarà proprio questo giardino collocato a 187 metri d’altezza, sulla sommità delle due torri parte del progetto, una delle caratteristiche principali del futuro sviluppo che vede impegnato lo studio danese di Bjarke Ingels Group

Il design delle 4 torri che complessivamente sorgeranno nel sito è tutt’altro che casuale. L’ispirazione arriva dal vicino quartier generale delle Nazioni Unite di New York, “il Palazzo di Vetro”, progettato negli anni ‘50 da alcuni tra i più importanti architetti della storia.

“Quando Le Corbusier, Niemeyer e Harrison progettarono l’edificio del Segretariato delle Nazioni Unite, innestarono un’oasi di modernismo internazionale nella fitta griglia urbana di Manhattan, creando un parco sul fiume incorniciato da torri e padiglioni“, commenta Bjarke Ingels fondatore di BIG. Il nuovo progetto per Freedom Plaza riprende il vicino stile architettonico, utilizzando una cortina di vetro per la facciata che affaccia direttamente sull’East River di Manhattan.

Quattro grattacieli ed un museo a spirale

Il masterplan copre un sito di 2,7 ettari affacciato sulle sponde del fiume nel Midtown East di Manhattan. Sviluppato con il supporto della Soloviev Group e Mohegan Sun, la Freedom Plaza per New York City vedrà la costruzione di due grattacieli residenziali e due alberghieri, collegati dal famoso skybridge. Il tutto inserito in un parco disegnato dallo studio OJB Landscape Architecture al centro del quale sorgerà il Museo della Libertà e della Democrazia, un manufatto a spirale dal design estremamente originale progettato dallo studio BIG ispirandosi al nastro di Möbius.

Il museo sospeso su una sorta di piedistallo ricorda un anfiteatro all’interno del quale si sviluppa il percorso a spirale che i visitatori possono percorrere fino a raggiungere la copertura del volume più basso. 

Una cortina in vetro in vero stile Niemeyer

A circondare il Museo della Libertà, nella Freedom Plaza sorgeranno poi i 4 grattacieli. La forma più insolita di deve ovviamente alle due torri alberghiere da 51 piani per 187 metri d’altezza. Un ponte sospeso adibito a giardino pensile, collega le coperture delle due torri creando uno spazio verde accessibile dagli ultimi piani dell’edificio e con una vista a 360 gradi su Manhattan.

Le due torri residenziali raggiungeranno invece i 167 e 198 metri, con circa 1.300 appartamenti, il 40% dei quali destinati ad alloggi a prezzi accessibili. 

La facciata di tutte e 4 le torri della Freedom Plaza sarà rivestita in vetro, rendendo omaggio al design del vicino Palazzo di Vetro progettato da Niemeyer. Le due torri residenziali saranno collegate da un podio sotterraneo circolare a destinazione commerciale.  

Net-zero carbon per la Freedom Plaza

Secondo le intenzioni dello studio BIG, lo sviluppo di Freedom Plaza punterà alla totale decarbonizzazione. Per farlo saranno diverse le strategie messe in atto. Le acque del vicino East River serviranno per alimentare il sistema di climatizzazione invernale ed estivo degli edifici, oltre a fornire acqua calda sanitaria per uso domestico grazie ad un depuratore. L’impiego delle acque del fiume unite ad un bacino per la raccolta delle acque piovane si stima permetterà di ridurre i consumi idrici di circa 92,7 milioni di litri d’acqua. Il grande parco verde, i giardini pensili ed un sistema di cattura e raccolta delle acque piovane in caso di inondazione inoltre, mitigheranno gli effetti del cambiamento climatico oltre a ridurre l’effetto isola di calore. Anche la mobilità elettrica troverà posto nella Freedom Plaza grazie alle stazioni di ricarica dei veicoli. 

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About Author / Alessia Bardi

Si è laureata al Politecnico di Milano inaugurando il primo corso di Architettura Ambientale della Facoltà. L’interesse verso la sostenibilità in tutte le sue forme è poi proseguito portandola per la tesi fino in India, Uganda e Galizia. Parallelamente alla carriera di Architetto ha avuto l’opportunità di collaborare con il quotidiano Rinnovabili.it scrivendo proprio di ciò che più l’appassiona. Una collaborazione che dura tutt’oggi come coordinatrice delle sezioni Greenbuilding e Smart City. Portando avanti la sua passione per l’arte, l’innovazione ed il disegno ha inoltre collaborato con un team creativo realizzando una linea di gioielli stampati in 3D.