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Cessione frazionata del credito, in arrivo una circolare del Fisco con le novità

cessione frazionata
via depositphotos.com

Dopo la riattivazione parziale della cessione multipla, restava solo il tassello della cessione frazionata

(Rinnovabili.it) – A poche ore dalle novità introdotte nel Dl Aiuti sulla cessione libera dei crediti da banca a correntista, ecco che arriva l’indiscrezione più attesa: la possibilità di una cessione frazionata.

Secondo quanto riportato dal Sole24Ore, a confermarlo è il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, intervenuto durante un convegno sui bonus edilizi tenutosi a Venezia.

A breve uscirà una circolare da parte del Fisco, che permetterà la cessione frazionata del credito per singole annualità in via interpretativa.

Cosa significa: per fare un esempio pratico, se il credito maturato è pari ad un milione di euro, non sarà obbligatorio cederlo tutto in blocco ad un unico soggetto, ma il credito potrà essere suddiviso in 4 annualità da 250 mila euro ciascuna.

Un grande passo avanti che farebbe riprendere fiato alle molte imprese e creditori al momento bloccati proprio dalla mancanza di acquirenti per il proprio credito. In questo modo i codici identificativi che consentono il tracciamento dei crediti, resteranno validi, permettendo comunque al Fisco di monitorare i processi ed evitare altre frodi. Ricordiamo che dal 1° maggio è scattato

Le novità del DL Aiuti

Ma le novità comunicate da Ruffini, vanno a chiudere un cerchio ben più ampio. L’ultima versione del DL Aiuti uscita dal Consiglio dei Ministri lo scorso venerdì, ha infatti riattivato parzialmente la cessione multipla dei crediti. Ovvero, le banche non dovranno attendere il quarto passaggio per cedere il credito ad un correntista (cliente professionale), ma potranno farlo in qualsiasi momento. Ovviamente questi clienti professionali dovranno avere requisiti ben specifici a garanzia del passaggio.

Non serve sottolineare che l’apertura verso una cessione frazionata era chiesta a gran voce da molti operatori del settore. In questo modo non si dovrà attendere una vera e propria norma, come inizialmente preannunciato, ma basterà la circolare interpretativa dell’Agenzia delle Entrate.

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