Rinnovabili • cessione-crediti Rinnovabili • cessione-crediti

Cessione dei crediti, ABI: possibile soluzione nell’apertura ai compratori esterni

“L'Abi aveva segnalato per tempo alle Istituzioni le implicazioni per il mercato delle cessioni dei crediti della stretta normativa di novembre 2021”. Per il Presidente Patuelli una delle soluzioni è l'apertura del mercato ad altri soggetti oltre alle banche

cessione-crediti
Foto di 2211438 da Pixabay

Secondo il CNA ci sono oltre 5 mld di pratiche di cessione dei crediti bloccate

(Rinnovabili.it) – “L’ABI è molto impegnata per sollecitare la soluzione dei problemi relativi alla cessione dei crediti di imposta derivanti dal cosiddetto superbonus e da altri incentivi connessi con l’attività edilizia”. Così esordisce la nota inviata dal presidente dell’Abi, Antonio Patuelli, in risposta alla lettera ricevuta dall’Associazione dal Presidente della Confartigianato, Marco Granelli.

La situazione economica legata alle opzioni alternative alla detrazione diretta, quali sconto in fattura e cessione dei crediti, si sta rivelando estremamente complessa da risolvere. Sia da parte dei soggetti del comparto edile che da parte delle stesse banche.

Le richieste al Governo di attivare un tavolo condiviso tra i vari attori per discutere del problema rimbalzano in rete e sui giornali.

Pochi giorni fa l’intera filiera delle costruzioni ha fatto appello a tutte le forze politiche per trovare una soluzione immediata, alla situazione straordinaria che ha bloccato miliardi di crediti ceduti, mettendo a rischio posti di lavoro e imprese.
Per gli stessi motivi il Presidente Granelli ha scritto direttamente al Presidente di Abi, mettendo in calce i punti di criticità condivisi, nella speranza di uscire al più presto da questa crisi che di rimando, coinvolge anche il sistema bancario.

Leggi anche Il blocco del Superbonus mette a rischio migliaia di studi: “Rischio insolvenza su progetti già fatti”

L’ABI aveva segnalato per tempo alle Istituzioni le implicazioni per il mercato dei crediti di imposta della stretta normativa del novembre 2021, in occasione della quale sono stati totalmente ridisegnati i confini dell’istituto, addivenendo alla fissazione di un numero massimo di cessioni e alla forte limitazione dei potenziali acquirenti. L’instabilità del quadro normativo, unitamente al massiccio ricorso al meccanismo della cessione del credito da parte del mercato (famiglie e imprese) hanno generato per le banche problemi di sostenibilità di tali operazioni in termini di capienza fiscale”. Si legge nella nota di Patuelli.

Aprire il mercato a compratori esterni

Per il Presidente Abi, una delle possibili vie d’uscita è l’apertura del mercato delle cessioni dei crediti anche ai compratori esterni al circuito bancario. In questo momento il meccanismo è limitato a quattro cessioni, ma ad eccezione della prima, gli unici destinatari appartengono al circuito bancario.Questi ultimi a loro volta possono avvalersi di acquirenti privati, ma solo correntisti appartenenti a categorie professionali estremamente dettagliate.

Solo svincolando le cessioni dal solo sistema bancario, sarebbe possibile comprendere se siano necessarie ulteriori modifiche. “Tenuto conto della parallela (e non meno importante) esigenza di garantire quanto più possibile che tali iniziative vengano assunte in maniera attenta, puntuale e sistematica: la continua sovrapposizione normativa non giova al mercato che, invece, necessita di regole certe e stabili”.

E’ chiaro ormai che gli attori coinvolti nelle detrazioni fiscali per i bonus edilizi, sono stanchi di subire le conseguenze di scelte fatte a monte, ma senza un accurato studio e revisione da parte dei diretti interessati.