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Aggiornata la Piattaforma di Cessione crediti dell’Agenzia delle Entrate

Cessione crediti
Foto di Towfiqu barbhuiya su Unsplash

La nuova guida si adegua alle ultime modifiche normative apportate ai bonus edilizi

(Rinnovabili.it) – L’Agenzia delle Entrate ha aggiornato a gennaio 2024 la sua Guida alla Piattaforma di Cessione dei Crediti fiscali, strumento più che mai indispensabile per orientarsi tra le continue modifiche normative legate ai bonus edilizi ed ai crediti ad essi legati. 

Il vademecum su come accettare o cedere crediti 

Oltre a fornire indicazioni pratiche sulle modalità da utilizzare per accedere alla piattaforma ed inserire i crediti d’imposta, il vademecum permette di monitorare, cedere e accettare i crediti derivanti dai bonus edilizi in sostituzione della detrazione diretta. Come specifica la guida del Fisco, chi riceve il credito trasferito ha la possibilità di cederlo ulteriormente, fermo restando le disposizioni legislative vigenti, o di utilizzare tale credito in compensazione con modello F24.

Rispetto alla Guida precedente, scompare la cessione dei crediti riconosciuti per l’acquisto di prodotti energetici, gas naturale, carburanti.  Fino a quando non si accetta la transazione, non possono essere effettuate compensazioni o ulteriori cessioni. Se l’utente ritiene di non essere il corretto cessionario del credito, ovvero se ritiene che i relativi dati non siano corretti, deve rifiutare la cessione attraverso l’apposita funzione della Piattaforma. Sia l’accettazione che il rifiuto del credito non possono essere parziali, e sono irreversibili. E’ bene ricordare che la cessione dei crediti è concessa solo per i lavori eseguiti prima del 13 febbraio 2023, salvo casi particolari. 

Cos’è la Riduzione del credito

Tra le nuove funzioni accessibili dalla Piattaforma di cessione dei crediti e illustrate nella Guida dell’AdE, compare la voce “Riduzione del credito”. In questa sezione, il contribuente dovrà inserire i crediti derivati dai bonus edilizi non più utilizzabili per cause diverse dal decorso dei termini di utilizzo. Il manuale consente anche di capire come comportarsi nel caso in cui la comunicazione riguardi crediti “non tracciabili”. 

Questa nuova comunicazione è stata istituita dal Decreto Omnibus che ha concesso tempo fino al 2 gennaio scorso per inviare tale comunicazione, pena una sanzione di 100 euro per il mancato invio. L’obiettivo iniziale era quello di avere un’idea dei crediti fiscali ancora incagliati attraverso una sorta di censimento di quelli inutilizzabili, tuttavia l’idea ha avuto scarsissima adesione lasciando il nodo ancora tutto da sciogliere.

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