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Cosa frena l’uso su larga scala del cemento low-carbon in Europa?

Cemento low-carbon: l’UE cambi le regole, avrà -50% CO2 al 2050
Foto di Massimiliano Morosinotto su Unsplash

Il clinker, un mix di argille e calcare cotto a 1450°C, è responsabile di oltre il 90% delle emissioni del cemento

(Rinnovabili.it) – Per decarbonizzare l’industria del cemento, l’Europa deve cambiare gli standard in vigore per questo materiale. Le alternative per sostituire il clinker, l’elemento base del cemento che fa lievitare la sua impronta di carbonio, sono disponibili e l’innovazione corre. Ma le regole attuali limitano il loro potenziale. Che potrebbe ridurre le emissioni del comparto del 50% entro il 2050. Lo sostiene un nuovo report sul cemento low-carbon dell’Alliance for Low Carbon Cement and Concrete (ALCCC), il gruppo di 12 player industriali di settore che promuovono soluzioni più sostenibili per l’edilizia.

Industria che genera circa l’8% delle emissioni di gas serra globali ed è annoverato, insieme al siderurgico, tra i settori cosiddetti hard to abate, cioè i più difficili da decarbonizzare. La parte più carbon-intensive (oltre il 90% delle emissioni totali del cemento) è la produzione del clinker, un componente a base di argilla e calcare che viene cotto a 1450°C e costituisce l’ingrediente fondamentale del cemento per le sue proprietà leganti. Ma oggi le soluzioni per sostituirlo restano senza reale accesso al mercato, denuncia l’ALCCC.

Supportare il cemento low-carbon in Europa

Qual è la via d’uscita? Per il gruppo di industrie serve un intervento sugli standard a livello europeo. “Gli standard svolgeranno un ruolo fondamentale nella decarbonizzazione del settore del cemento. Anche se oggi bloccano di fatto il consumo di alti volumi di clinker, possono essere trasformati in un vettore che guida l’innovazione e la rapida adozione sul mercato di soluzioni a basse emissioni di carbonio già esistenti e scalabili. Gli standard basati sulle prestazioni dovrebbero diventare la nuova normalità, sostituendo l’attuale approccio prescrittivo”, sostiene l’ALCCC.

Per ridurne il più possibile l’impatto del clinker, la ricerca si è concentrata sull’uso di materiali cementizi supplementari (SCM) e di riempitivi nelle miscele di cemento, nonché sul miglioramento dell’efficienza del cemento utilizzato a livello di calcestruzzo attraverso lo sviluppo di additivi. Ma gli standard attuali, in Europa, prescrivono le quantità e le tipologie esatte di ingredienti che devono essere usati per la preparazione del cemento. Bloccando l’uso su larga scala del cemento low-carbon.

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