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Cedere il credito delle detrazioni, il termine per comunicarlo al Fisco scade domani

Restano meno di 24 ore per comunicare all'Agenzia delle Entrate la scelta di cedere il credito o sconto per gli interventi legati ai bonus del 2021.

Cedere il credito
Foto di anncapictures da Pixabay

L’adempimento vale solo per i privati

(Rinnovabili.it) – E’ partito il conto alla rovescia per il termine ultimo fissato al 29 aprile 2022, per comunicare all’Agenzia delle Entrate la decisione di cedere il credito o per lo sconto in fattura legato ai bonus edilizi e superbonus.

Il termine è solitamente fissato al 16 marzo dell’anno successivo a quello dei lavori, ma viste le innumerevoli correzioni subite dal meccanismo di opzione alternativa alla detrazione diretta, la data limite è slittata al 29 aprile.

L’adempimento ricordiamo, è solo per i privati. Per le partite iva o i soggetti Ires, la scadenza è fissata al 15 ottobre.

I lavori interessati e la documentazione da produrre

Entro 24 ore dovrà arrivare all’Agenzia delle Entrate l’opzione scelta per usufruire delle detrazioni fiscali in lavori effettuati nel 2021 o per rate residue del 2020. Attenzione che per evitare frodi fiscali, è stato introdotto l’obbligo del visto di conformità e dell’asseverazione delle spese.

Il visto di conformità viene rilasciato dai commercialisti ed attesta che siano stati seguiti tutti i passaggi necessari per poter procedere con la detrazione. Mentre l’asseverazione delle spese spetta ai tecnici abilitati, che confermeranno la rispondenza di tutte le voci ai requisiti tecnici ed ai massimali di riferimento.

Ricordiamo che non è obbligatorio produrre visto di conformità o asseverazione delle spese per i lavori di edilizia libera o per importi inferiori ai 10.000 euro (bonus facciate e superbonus esclusi).

A chi cedere il credito

In questo momento il credito maturato con le detrazioni fiscali può essere ceduto solo tre volte. La prima a qualsiasi soggetto, mentre le due successivamente unicamente a banche, intermediari finanziari o appartenenti a assicurazioni specifiche. Un altro aspetto importante da ricordare è l’impossibilità di frammentare il credito. Solo la cifra completa può essere ceduta, con un pari ammontare tra tuti i passaggi.

La piattaforma per le comunicazioni dell’AdE

Comunicare le proprie decisioni opzionali alternative all’Agenzia delle Entrate è possibile solo online. Il Fisco ha messo a disposizione una piattaforma specifica con tanto di guida ed un modello Allegato per le comunicazioni di “opzione relativa agli interventi di recupero del patrimonio edilizio, efficienza energetica, rischio sismico, impianti fotovoltaici e colonnine di ricarica”.

Cosa accadrà dal 1° maggio con la quarta cessione

Ma a partire dal 1° maggio le cose cambieranno. Con la pubblicazione della conversione in Legge del Dl Energia, attesa per queste ore, è stato introdotto un quarto passaggio alle cessioni. Questa quarta cessione potrà essere operata solo da parte delle banche che detengono il credito e a favore di un proprio correntista. Molto probabilmente gli “aggiustamenti” normativi non si esauriranno qui. Essendo molti i dubbi sul meccanismo di contrasto alle frodi, diventato una ghigliottina per molte imprese e privati, si sta pensando di aprire la cessione ai privati (sempre correntisti della banca) anche nei passaggi precedenti al quarto.

Purtroppo però, per coloro che in queste ore si trovano a dover comunicare all’Agenzia delle Entrate le proprie opzioni alternative non c’è più nulla da fare. Se non si è trovato un acquirente a cui cedere il credito, purtroppo le banche a stento accetteranno nuove pratiche avendo ormai esaurito il proprio plafond.