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Case Green, Unipol: cosa pensano gli italiani della normativa Ue?

Case Green
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Il 52% degli italiani non conosce la Classe Energetica del proprio immobile

(Rinnovabili.it) – Gli italiani scelgono la riqualificazione energetica del proprio immobile principalmente per risparmiare sui costi. Solo l’8% nei nostri connazionali sceglierà la strada della ristrutturazione per adeguarsi alla Direttiva UE Case Green. A confermarlo è l’indagine condotta da Changes Unipol e Ipsos in merito al recente aggiornamento sulla normativa comunitaria in tema di Prestazioni energetiche degli edifici.

Cosa ne pensano gli italiani delle città in cui vivono

Estremamente severo è il giudizio in tema di sostenibilità ed efficienza energetica che non raggiunge la sufficienza con voto medio di 5,4 su una scala da 1 a 10. Solo il 27% degli italiani esprime una valutazione positiva, ma più di 1 su 4 (45%) è molto critico. Bari e Bologna sono le città che ottengono risultati più alti, seguite da Milano, Verona, Cagliari e Firenze. Le maggiori criticità si evidenziano a Roma e Napoli.

A destare preoccupazione è in primis la qualità dell’aria che soddisfa solo il 20% dei cittadini. Ancora una volta Roma, guadagna il podio in negativo, seguita da Milano, Torino e Napoli.

Il sondaggio di Changes Unipol identifica insoddisfazione anche sul quantitativo di aree verdi: nelle aree metropolitane solo uno su quattro (26%) si dichiara molto soddisfatto. Napoli registra il maggior grado di insoddisfazione con il 52% di scontenti, mentre Cagliari guida la classifica dei soddisfatti (47%) seguita da Torino e Bologna.

Per gran parte degli italiani (7 su 10) servirebbe un incremento delle aree pedonali, mentre si registra un lieve incremento negli ultimi 2-3 anni dell’utilizzo dei mezzi in sharing.

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Nonostante il giudizio negativo in tema di qualità dell’aria, gli italiani per il prossimo futuro sono maggiormente orientati (58%) a privilegiare le esigenze dei singoli cittadini nella mobilità (facilitando gli spostamenti con propri mezzi per esigenze lavorative/di studio/ personali) a scapito della mobilità leggera e sostenibile. In particolare questo orientamento si rafforza tra gli abitanti delle aree metropolitane di Torino (67%) e Roma (65%). Tra le generazioni, sono soprattutto i più giovani Gen. Z a indicare maggiormente come prioritario, in tema di mobilità, la possibilità di agevolare le esigenze dei singoli, (61%), mentre Millennials e Gen. X esprimono anche favore verso la mobilità green, assieme ai Boomers.

Direttiva Case Green e meno incentivi: cosa faranno gli italiani?

Ma è in tema di efficientamento energetico che si percepisce un disorientamento generale. Il 52% degli italiani non è proprio a conoscenza della classe energetica del proprio immobile.

Grazie agli incentivi negli ultimi tre anni un italiano su cinque (21%) ha effettuato lavori di ristrutturazione finalizzati all’efficientamento energetico. Guida la classifica Firenze, seguita da Verona e Cagliari. Il bonus preferito? Resta il bonus ristrutturazione al 50%, scelto dal 34% degli italiani, mentre l’Ecobonus attira il 28 % e Superbonus 27%, il restante 21 per cento invece non ha utilizzato nessun incentivo. Insomma tra coloro che hanno eseguito lavori di efficientamento, 8 su 10 si sono affidati ad una o più agevolazioni. Tuttavia la riduzione dei bonus ha avuto un impatto diretto sugli italiani e, indirettamente, sul raggiungimento dell’obiettivo case Green. Quasi 1 connazionale su 4 (23%) ritiene che non effettuerà lavori di efficientamento energetico a causa delle minori agevolazioni, mentre 1 su 3 non si farà bloccare dalla novità. Firenze e Bari le aree metropolitane maggiormente intenzionate a procedere. Mentre è Torino la città più frenata.

A guidare le motivazioni degli italiani a sostegno degli interventi di ristrutturazione è prima di tutto la possibilità di beneficiare di un risparmio energetico (10%). In pochi puntano alla ristrutturazione per valorizzare l’immobile (8%) e la volontà di adeguarsi alle direttive UE sulle case green è altrettanto bassa in quanto a percentuale (8%). La finalità puramente ecologica è indicata dal 7% degli italiani, ma si accentua e quasi raddoppia a Napoli e Bari.

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