(Rinnovabili.it) – E’ sorto dalle ceneri delle vecchie Officine Nebiolo di Torino, il modulo abitativo delle smart city di domani: “CasaZera”. Ideato all’interno di Polight, il polo innovativo per la bioedilizia e l’idrogeno dell’Environment Park di Torino, CasaZera è già funzionante e pronta ad aprire la strada ad un nuovo modo di concepire il social housing.
Un monolocale per due persone costruito con un modulo prefabbricato in legno appositamente studiato per poter essere inserito all’interno dello scheletro in cemento armato della vecchia fabbrica, ricalcando le precise misure delle strutture industriali tipiche del Novecento.
Tutti i dettagli sono stati studiati nel dettaglio per ridurre a zero il consumo del suolo, gli sprechi, l’energia necessaria ed abbattere i tempi di costruzione, per rispondere concretamente alle esigenze del social housing della future smart city.
Il 75% dell’energia impiegata per la produzione e l’insediamento proviene da fonti rinnovabili, servendosi di un processo costruttivo atandardizzato ed utilizzando arredi e finiture in legno multistrato.
Un modulo per il Social Housing
Presente all’inaugurazione anche il Presidente della Fondazione Torino Smart City, Enzo Lavolta, che ha così commentato l’intervento per CasaZera:
“Quello che sorprende prima ancora della fisicità e perfezione del manufatto è l’innovazione, di processo e di collaborazione, messa in campo dalle aziende partner e dai centri di ricerca. Ecco, il sistema Torino nella sua migliore accezione, è questo. Abbiamo aggiunto un altro tassello per diventare una smart city.”
Il prototipo di collaudo e sperimentazione CasaZera è costato 150.000 euro, provenienti dai fondi POR FESR 2007/2013 per la Regione Piemonte, una volta a regime, il modulo per il social housing sarà disponibile con un costo compreso tra i 1.400 e i 2.000 euro al metro quadro.
CasaZera è stato sviluppato nell’ambito del progetto ECOstruendo, attraverso la collaborazione di un team di lavoro composto da differenti società quali la De-Ga, Confortaree, Habicher Holzbau, Teclmp, Onleco, istituzioni come il gruppo di ricerca TEBE – Technolgy Energy Building Environment del Politecnico di Torino ed un team di progettisti TRA – Isabelle Toussant e Matteo Robiglio e Golder Associates.