L’Europa importa il 95% del magnesio dalla Cina
(Rinnovabili.it) – Si parla di rischio imminente di chiusura della produzione di acciaio in tutta Europa a causa del caro energia che, con l’aumento dei costi energetici, sta portando la Cina ad interrompere l’esportazione di magnesio.
A sollevare il problema un gruppo di 12 enti industriali europei, tra i quali Eurofer, European Alluminium, Acea, Euwa, e di sindacati di lavoratori dell’industria, che in queste ore hanno chiesto ai governi un intervento tempestivo per evitare che le scorte dei magnesio si esauriscano provocando una crisi in molteplici settori tra i quali quello dell’edilizia.
La Cina produce l’87% del magnesio mondiale ed in Europa detiene sostanzialmente il monopolio con il 95% delle importazioni. A causa del caro energia, ovvero dell’aumento esponenziale dei costi energetici, nel mese di settembre, il Paese asiatico ha deciso di chiudere vasti impianti di produzione di magnesio.
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Queste interruzioni hanno portato ad una crisi di approvvigionamento internazionale senza precedenti, dato che questo metallo è essenziale per produrre molteplici leghe.
“Senza un’azione urgente da parte dell’Ue, questo problema minaccia migliaia di imprese in tutta Europa, le loro intere catene di approvvigionamento e milioni di posti di lavoro”, si legge nel comunicato. “I settori più colpiti- sono le industrie produttrici e utilizzatrici di alluminio, ferro e acciaio, compresi i settori di utilizzo finale come l’automotive, l’edilizia e l’imballaggio, insieme ai loro fornitori di materie prime”.
Le scorte Europee dovrebbero esaurirsi entro la fine del mese di novembre, ma da Pechino insistono che la carenza sarà temporanea e non vieterà le esportazioni di magnesio. Già nel 2001, l’Europa è stata costretta a chiudere la sua produzione di magnesio a causa delle importazioni cinesi oggetto di dumping.