In Italia sono oltre 3 milioni gli edifici costruiti prima del 1945
(Rinnovabili.it) – L’italia vanta un patrimonio immobiliare storico tra i più rilevanti a livello europeo con più di 3 milioni di edifici costruiti prima del 1945. Come abbiamo imparato a nostre spese, questo incredibile valore aggiunto può essere un’arma a doppio taglio se non correttamente manutenuto ed efficientato. Per aiutare i proprietari in caso di intervento di riqualificazione con cappotto termico su edifici storici, il consorzio Cortexa ha elaborato un nuovo manuale pratico di grande utilità.
Efficientare l’esterno proteggendo la facciata
L’efficientamento richiesto a livello europeo andrà a coinvolgere anche gli edifici storici. Un intervento di riqualificazione su questo tipo di immobili richiede una approfondita analisi preliminare volta a ricostruire la storia dell’edificio, la verifica di eventuali vincoli a cui è sottoposto e l’impiego di materiali compatibili con quelli esistenti. Ecco perché l’isolamento termico dell’edificio dall’esterno tramite un Sistema a cappotto può rivelarsi la soluzione giusta per coibentare la superficie disperdente, ma anche per proteggere le facciate da patologie o microrganismi.
La guida Cortexa dedicata al restauro energetico con Sistema a Cappotto termico degli edifici storici si inserisce in questo contesto, mettendo a disposizione dei tecnici un manuale d’uso gratuito ed estremamente intuitivo.
Cappotto termico: la soluzione giusta per non compromettere l’estetica
Un intervento di riqualificazione energetica, che prevede l’applicazione di un Sistema a Cappotto su un edificio storico, deve seguire una serie di passaggi ben precisi, indispensabili per svolgere al meglio i lavori:
- si parte con un’attenta analisi dell’esistente, identificando eventuali problematiche e recuperando tutte le possibili informazioni sull’edificio, come precedenti interventi che si sono susseguiti nel tempo;
- si procede con la valutazione delle possibilità applicative di messa in opera del Sistema a Cappotto;
- si passa alla progettazione accurata dell’intervento;
- per concludere con l’approvazione e collaborazione con la Soprintendenza ai beni culturali.
Fattibilità dell’intervento
Una volta che si è accertata la fattibilità dell’intervento è necessario procedere con una valutazione preliminare della stratigrafia del supporto, un punto indispensabile per poter scegliere correttamente i materiali da impiegare:
- Pannelli isolanti in lana minerale o in fibre naturali caratterizzati da elevata permeabilità al vapore acqueo hanno una perfetta compatibilità con edifici storici. Per l’incollaggio e la rasatura dei pannelli isolanti, i collanti-rasanti a base minerale sono i prodotti più utilizzati e idonei.
- Per la rete d’armatura valgono le regole tecniche per il Sistema a Cappotto: impiego di una specifica rete in fibra di vetro, alcali resistente, facente parte del sistema, che contribuisce all’irrobustimento dello strato di rasatura.
- Per la scelta del tassello e il corretto dimensionamento del numero di fissaggi possono essere effettuati in situ specifici test di pull-out per valutare la resistenza all’estrazione dei tasselli in base alle resistenze dei vecchi supporti murari.
- Per l’intonaco di finitura si raccomandano rivestimenti con caratteristiche leganti silossaniche o ai silicati con effetto minerale opaco, con limitazione di utilizzo di resine di natura organica e in particolare acrilica. La scelta del colore della finitura deve essere fatta sulla base di ricerche e indagini storiche sul territorio, analizzando le cromie utilizzate nel contesto in cui si interviene. Oltre a ciò, sarà necessario studiare in modo corretto lo schema cromatico dell’edificio al fine di applicare il colore senza alterare il rapporto tra ordine architettonico e fondo murario.
La guida al restauro energetico con Sistema a Cappotto termico degli edifici storici può essere scaricata al seguente link.