L’edificio sarà alimentato dal più grande impianto geotermico del Nord America
(Rinnovabili.it) – Tre architetture rivestite da celle solari simili a “scaglie di drago”, che producono più energia di quella consumata, ridefinendo completamente i luoghi di lavoro: è il nuovo HQ Google di Bay View. Così come per il campus in costruzione a King’s Cross, la squadra vincente che ha progettato l’edificio comprende il team di BIG (Bjarke Ingels Group) e di Heatherwick Studio.
Ma l’aspetto forse più interessante è proprio la forte presenza che il gigante di internet ha dedicato alle fasi di progettazione del nuovo campus. “Il nostro progetto del nuovo campus Google di Bay View è il risultato di un processo di progettazione incredibilmente collaborativo. Lavorare con un cliente data driven come Google ha portato a un’architettura in cui ogni singola decisione è presa a partire da informazioni concrete e analisi empiriche”, commenta Bjarke Ingels. Un edificio che reimmagina il luogo di lavoro come uno spazio dove qualità e sostenibilità vivono in simbiosi.
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Carbon neutral entrao il 2030 per Google Bay View
I tre edifici di Google Bay View si estendono per 102.000 mq ed incorporano una serie di strategie super efficienti per l’energia, l’acqua e la riduzione delle emissioni. Non a caso il campus californiano è sulla buona strada per raggiungere la certificazione LEED-NC v4 Platinum. E non solo. L’HQ sarà la struttura più grande ad aver mai ottenuto la certificazione Water Petal dell’International Living Future Institute (ILFI) Living Building Challenge (LBC).
ACQUA – La vicinanza alla baia di San Francisco trasforma l’acqua in un elemento importantissimo del progetto. A pieno regime l’edificio riuscirà a soddisfare l’intera richiesta idrica grazie al riciclo dell’acqua piovana, combinata con un sistema di trattamento delle acque reflue.
ENERGIA – Il Google Bay View sarà 100% elettrico, con emissioni di carbonio quasi nulle durante l’intera giornata. E’ qui che entra in gioco la copertura fotovoltaica a “scaglie di drago”. Una tecnologia unica nel suo genere capace di produrre fino al 40% dell’elettricità annua.
Oltre al fotovoltaico il campus si scalderà e raffrescherà grazie al più grande sistema di pali geotermici del Nord America. Stiamo parlando di una struttura sotterranea combinata di quasi 100 miglia, per capirci un’area pari a 12 campi da football.
Comfort e salute al primo posto
L’attenzione alle persone che vivranno quotidianamente questi spazi, ha portato il team di progettisti a sviluppare un ambiente il più possibile confortevole. La biofilia, la vegetazione che circonda completamente il sito, l’abbondanza di luce naturale, il comfort acustico e termico. Sono tutti elementi che rivoluzionano il classico luogo di lavoro a cui tutti siamo abituati.
La ventilazione utilizza il 100% di aria “fresca” proveniente dall’esterno, contro un 20-30% solitamente sfruttato.
Anche i materiali costruttivi e di arredo hanno dovuto rispettare rigidi standard ecologici. Tutto ovviamente valutato dai professionisti del Living Building Challenge.
Sotto alle grandi e particolarissime coperture solari, Big e Heatherwick Studio hanno immaginato un ambiente flessibile in continua evoluzione.
“Il risultato è un campus in cui le straordinarie pensiline solari a scaglie di drago raccolgono ogni fotone che colpisce gli edifici; i cumuli di energia immagazzinano ed estraggono il riscaldamento e il raffreddamento dal terreno, e anche le flore naturalmente belle sono in realtà giardini laboriosi che filtrano e puliscono l’acqua dagli edifici. Tutto sommato, un campus in cui la facciata, la tecnologia e l’architettura, la forma e la funzione sono state fuse in un nuovo e sorprendente ibrido“, afferma Bjarke Ingels, Fondatore e Direttore Creativo, BIG-Bjarke Ingels Group.