Come previsto i dati sul Superbonus di luglio 2024 registrano un netto calo portando le riqualificazioni totali avviate dal 2020 ad oggi a quota 500mila. Numeri ben lontani da quelli che ci imporrà la Direttiva Case Green
Ancora da completare ben 5 miliardi di lavori
Raggiunge quota 123 miliardi la spesa totale che lo Stato dovrà sborsare per gli interventi di riqualificazione legati al Superbonus e già completati. Dalla nascita della misura gli edifici che sono stati oggetto della misura sono 496.194, tuttavia manca ancora all’appello il completamento di quasi il 5% dei lavori avviati.
A registrare lo stallo ormai inesorabile del Superbonus di luglio 2024 è il consueto report di ENEA, che ogni mese ci mostra i progressi delle ristrutturazioni avviate dalla più celebre tra le detrazioni fiscali.
Cantieri avviati e mai conclusi: si moltiplicano i contenziosi tra cittadini e imprese
Questo mese sono state registrate solo 301 nuove asseverazioni proveniente soprattutto dagli interventi in condomini. Numeri ben lontani dalle decine di migliaia di permessi presentati negli anni passati. Tuttavia, tra il Superbonus di Luglio 2024 e quello di giugno 2024 il peso per le casse dello Stato è cresciuto di altri 140 milioni di euro, dovuti ad un aumento degli investimenti per lavori conclusi di altri 160 milioni di euro, il doppio rispetto a quanto registrato nel mese precedente (80milioni di euro).
Da sottolineare è però la percentuale di interventi portati a compimento pari al 95,8%, crescita in trenta giorni di solo 0,3 punti percentuale. Pur avvicinandosi sempre più alla totalità è bene sottolineare che mancano ancora all’appello lavori per 5 miliardi di euro, una cifra tutt’altro che irrilevante e che potrebbe costare cara ad imprese e cittadini.
Le continue modifiche normative e le restrizioni retroattive applicate soprattutto alle opzioni di cessione del credito e sconto in fattura, hanno messo in serie difficoltà le imprese incaricate di sostenere i lavori di riqualificazione ed i cittadini con i redditi più bassi che, da un momento all’altro, si sono trovati nella circostanza di non poter più pagare i lavori avviati sfruttando la cessione del credito, né tantomeno poter portare in detrazione diretta il bonus non avendo sufficiente capienza fiscale. A questi casi si aggiungano poi le molte situazioni dubbie che hanno dato il via ad un numero sempre maggiore di contenziosi tra imprese che non sono riuscite (o non hanno voluto) ultimare i lavori e cittadini rimasti con case sventrate da cantieri mai conclusi.
Superbonus vs Direttiva Case green
Ricordiamo che il Superbonus nella sua forma originaria con detrazione al 110% è ormai un ricordo lontano possibile solo per un numero ristretto di soggetti che già hanno avviato gli interventi negli anni passati. Il Superbonus 2024 permette invece di detrarre il 70% delle spese ed è riservato unicamente:
- ai condomini,
- alle persone fisiche nel caso di interventi su edifici composti da 2 a 4 unità immobiliari distintamente accatastate anche se posseduti da un unico proprietario o in comproprietà da più persone;
- Onlus;
- Associazione di Promozione Sociale (APS);
- Organizzazione di Volontariato (ODV).
Il report ENEA sul Superbonus di Luglio 2024 porta il numero di edifici riqualificati energeticamente in 4 anni a quota 500.000. Tuttavia la Direttiva Case Green di recente approvazione, imporrà anche all’Italia di metter mano agli edifici più energivori per ridurre i consumi energetici almeno del 16% entro il 2030. Ciò comporterà di intervenire su circa 5 milioni di edifici meno efficienti, un numero significativamente più grande rispetto a quanto è riuscito ad attuare il solo Superbonus.
Quanto costa riqualificare casa?
Secondo i dati raccolti con il Superbonus 110%, ristrutturare una villetta unifamiliare garantendo almeno il salto di due classi, costa circa €117mila euro. Se l’intervento coinvolge un condominio la cifra sale a quasi €593mila euro, mentre le unità immobiliari indipendenti registrano un costo medio dei lavori di €98mila.