In caso di lavori di recupero del patrimonio esistente iniziati nel 2023 ma ancora non conclusi, quando andranno indicate in dichiarazione le spese del Bonus Ristrutturazione?
In termini di riqualificazione edilizia del patrimonio esistente, la detrazione più longeva di questi ultimi anni è certamente il Bonus Casa o Bonus Ristrutturazione.
Definita dall’articolo 16-bis del Tuir, l’agevolazione permette di detrarre le spese del Bonus Ristrutturazione direttamente nella dichiarazione dei redditi.
Ma nel caso di lavori effettuati nel 2023, le spese potranno essere inserite già nel 730 precompilato del 2024 o si dovrà attendere la fine lavori ed inserire le spese del 2023 nella dichiarazione del prossimo anno insieme a quelle sostenute nel 2024?
Quanto vale il Bonus Ristrutturazione?
Come per molti altri bonus fiscali, il Dl n.39/2024 ha modificato l’aliquota del Bonus Ristrutturazione come segue:
- aliquota al 50% con massimale di spesa pari a €96.000 fino al 31 dicembre 2024;
- aliquota al 36% con massimale di spesa pari a €48.000 dal 1°gennaio 2025 fino al 31 dicembre 2027;
- aliquota al 30% con massimale di spesa pari a €48.000 dal 1°gennaio 2028 fino al 31 dicembre 2033.
Quali lavori danno diritto al Bonus Ristrutturazione?
Il Bonus Casa permette di detrarre una serie di spese sostenute per il recupero del patrimonio edilizio. Gli interventi ammessi sono quelli elencati nell’art.3 del Dpr 380/2001:
- manutenzione straordinaria e ristrutturazione edilizia per interventi effettuati sulle singole unità immobiliari;
- manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia effettuati sulle parti comuni degli edifici;
- interventi per il ripristino di edifici danneggiati da eventi calamitosi,
- realizzazione di autorimesse o posti auto pertinenziali,
- interventi per l’eliminazione delle barriere architettoniche,
- interventi finalizzati al risparmio energetico;
Quando detrarre le spese del Bonus Ristrutturazione?
Per detrarre le spese del Bonus Ristrutturazione è necessario risultare sostenitori delle stesse, oltre a detenere un diritto sull’immobile in qualità di proprietario, titolare di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie), locatario o comodatario, soci di cooperative divise e indivise.
In merito a quando inserire la detrazione in dichiarazione dei redditi, è il Fisco a rispondere direttamente al contribuente in dubbio. La domanda posta è la seguente:
“Le spese sostenute nel 2023 possono essere detratte già nel 730 precompilato del 2024 o si deve attendere la fine lavori e poi inserire le spese del 2023 nella dichiarazione del prossimo anno insieme a quelle sostenute nel 2024?“
Come sottolinea l’AdE a fare fede è il principio di cassa, ovvero la detrazione spetta nel periodo in cui sono sostenute le spese. Di conseguenza non si dovrà attendere il completamento dei lavori ma si potranno indicare le spese effettuate nel 2023 già nella dichiarazione dei redditi da presentare nel 2024.