Tra i lavori agevolabili con il Bonus Casa c’è anche la manutenzione straordinaria. La sostituzione del box doccia potrebbe rientrare, ma solo a determinate condizioni

Una domanda rivolta alla rivista dell’Agenzia delle Entrate solleva nuovamente un tema di grande interesse: il perimetro d’azione dei bonus edilizi e la possibilità di sfruttare queste detrazioni anche per lavori minori. In questo caso l’intervento “protagonista” è la sostituzione del box doccia non abbinato ad altri lavori maggiori.
Fino a qualche anno fa era prassi comune, utilizzare le ampie maglie del Bonus Barriere Architettoniche 75% per rifare il bagno e gli elementi sanitari annessi, ma le recenti restrizioni hanno notevolmente limitato le possibilità offerte da questa agevolazione.
Nel caso sottoposto al Fisco, il contribuente è interessato dunque a capire se, ed a quali condizioni, sia possibile sostituire il piatto doccia e quali sono i Bonus Edilizi che permetterebbero di recuperare parte delle spese.
Bonus Casa e manutenzione straordinaria
Come da prassi, prima di rispondere l’AdE ricorda i riferimenti normativi da tenere a mente.
In questo caso la detrazione che potrebbe interessare questo genere di lavori è il Bonus Casa o Bonus Ristrutturazione.
Dopo la Legge di Bilancio 2025 questo incentivo consente il recupero del 36% delle spese sostenute fino ad un ammontare complessivo di 96.000 euro. Percentuale che può essere alzata al 50% qualora si possegga un diritto reale sull’immobile e che quest’ultimo sia adibito ad abitazione principale.
Per avere diritto a questa detrazione è necessario effettuare almeno un intervento di “manutenzione straordinaria”.
Come ricorda il Fisco, la sola sostituzione del box doccia, o dei sanitari in generale, non è agevolabile. Ma esiste una possibilità alternativa.
Come sostituire la doccia con i bonus edilizi
In questo caso il riferimento è la Circolare 3/2016 come ricorda l’AdE. Il testo ricorda che un intervento “inferiore” può diventare agevolabile nel caso in cui sia eseguito congiuntamente ad un intervento di categoria “superiore”.
Nel caso in oggetto ad esempio, se la sostituzione del box doccia è associato al rifacimento integrale dell’impianto idraulico del bagno, potrà essere portato in detrazione con il Bonus Casa secondo le percentuali sopra indicate.
Se con l’impianto nuovo si andrà a sostituire anche la vecchia caldaia, migliorando le prestazioni ed ottenendo un risparmio energetico, sarà inoltre possibile sfruttare il Bonus Mobili.