La sanatoria edilizia 2024 permette di regolarizzare difformità minori e variazioni essenziali, amplia il regime di edilizia libera e supera la doppia conformità
Conosciuta anche come Salva Casa, la nuova Legge sulla sanatoria edilizia 2024 mostra i primi punti deboli scontrandosi con i Regolamenti regionali. L’ormai conosciuto Dl n.69/2024 poi convertito nella Legge n.105/2024 è nato con l’obiettivo di alleggerire gli uffici tecnici regionali, svincolando alcune “difformità edilizie” più o meno gravi dal l’appellativo di abuso edilizio. Ma nonostante l’entrata in vigore del testo, la decisione ultima sulla possibilità o meno di “condonare” un balcone abusivo, spostare una finestra o sanare le difformità di un edificio costruito prima del 1977, deve necessariamente passare dal via libera delle regioni.
Si delineano così i primi scricchiolii della Legge sul Salva casa voluta da Salvini, che nel caso della Regione Sicilia mostra le numerose difficoltà di applicazione della sanatoria.
La Regione Sicilia e la Legge sulla Sanatoria edilizia 2024
Tutto ha inizio con una circolare pubblicata nei giorni scorsi con la quale la Regione Sicilia chiarisce che, per l’attuazione di alcune delle disposizioni contenute nella legge sulla Sanatoria edilizia 2024, si dovrà ancora attendere non potendo essere recepite nell’immediato. Solo alcuni punti della Norma nazionale trovano immediata applicazione sul territorio siciliano, mentre altri necessitano di recepimento. Il Governatore dell’Isola, Renato Schifani, ha annunciato che il Ddl sul recepimento del Salva Casa verrà inserito nella prima assemblea regionale disponibile. Nel frattempo nella circolare sono indicati quali aspetti della legge siano immediatamente vigenti in Sicilia e quali, invece, non possano avere applicazione diretta.
Le peculiarità della regione Sicilia potrebbero però ripetersi in altri contesti regionali, tardando l’applicazione della sanatoria 2024.
Le difformità non immediatamente sanabili
Le norme immediatamente applicabili in Sicilia sono:
- la deroga in materia di limiti di distanza tra fabbricati,
- le norme su documentazione amministrativa e stato legittimo degli immobili,
- le disposizioni sul mutamento d’uso urbanistico rilevante
- gli interventi eseguiti in assenza di permesso di costruire, in totale difformità o con variazioni essenziali,
- le tolleranze costruttive,
- gli interventi eseguiti in assenza o in difformità dalla segnalazione certificata di inizio attività”.
Si dovrà invece attendere la legge regionale per:
- l’applicazione dell’edilizia libera a tende da sole, pergole bioclimatiche e Vepa,
- la sanatoria sulle varianti ante-1977 e per gli immobili con abitabilità dichiarata dal Comune.
Inoltre non sarà immediatamente applicabile il nuovo regolamento di conformità della sanatoria edilizia sulle piccole difformità.