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Sanatoria 2024: cosa si potrà condonare e quanto costerà

Sanatoria 2024
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Il 24 maggio 2024 diventa la data “spartiacque” per sanare le irregolarità lievi o moderate

E’ entrato nel vivo il DL Salva casa immaginato dal Ministero delle Infrastrutture per liberare gli uffici tecnici sommersi dalle pratiche edilizie, svincolando gli immobili invendibili a causa di irregolarità costruttive di piccole e media entità. E’ bene sottolineare da subito che la Sanatoria 2024 non rappresenta un “libera tutti”, ma interviene unicamente sugli abusi commessi fino al 24 maggio 2024 e relativi ad immobili costruiti dopo il 1977 (post Legge Bucalossi).

Come sottolineato dallo stesso Ministro Salvini, il provvedimento Salva casa servirà anche per fare cassa, grazie alle sanzioni pagate per sanare gli illeciti. Ma quanto costerà la sanatoria 2024?

Sanatoria 2024: gli abusi sanabili

Come già sottolineato il DL Salva Casa interviene in via generica, senza però modificare i regolamenti edilizi comunali in vigore. Saranno sanabili solo le difformità “lievi” interne all’abitazione, facendo decadere in molti casi il paletto della doppia conformità.

Vediamo alcuni esempi pratici. La norma amplia gli interventi che potranno essere eseguiti in Edilizia libera, ovvero che non richiedono nessun titolo abilitativo o permesso, come:

Ovviamente, per essere ascrivibili nell’elenco degli interventi in edilizia libera, le VePa non devono creare superficie o volume aggiuntivo all’immobile o comportare il mutamento della destinazione d’uso dell’immobile anche da superficie accessoria a superficie utile.

Via libera quindi all’installazione di Tende da sole, tende a pergola con telo retrattile, tende a pergola con elementi di protezione solare mobili.

La sanatoria 2024 facilita inoltre il cambio di destinazione d’uso senza opere edilizie, come ad esempio la possibilità di trasformare un ufficio in residenza soprattutto se, questo mutamento di destinazione è conforme a quella prevalente nelle altre unità immobiliari presenti nell’immobile. 

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Si al soppalco se rientra nelle nuove tolleranze costruttive

Decade inoltre in molti casi il paletto della doppia conformità. Prima del Dl salva casa le irregolarità erano sanabili solo se si allineavano sia alla normativa edilizia-urbanistica vigente al momento della realizzazione sia a quella in vigore al momento della presentazione dell’istanza. Gli immobili che prima non potevano essere venduti proprio perchè irregolari nel primo o nel secondo caso, grazie alla sanatoria 2024, avranno invece un via libera. Ovviamente sarà possibile sanare solo le difformità lievi o parziali rispetto al titolo edilizio, come ad esempio la chiusura di una veranda (sempre entro determinati limiti di superficie e volume), o la realizzazione di una stanza in più non dichiarata. Grazie all’aumento delle tolleranze costruttive, in alcuni casi potrà essere santo il soppalco costruito in assenza di altezze minime, o il sottotetto trasformato in camera da letto (sempre se rispondenti alle tolleranze indicate dal dl).

E’ bene specificare che queste disposizioni, sono valide solo per gli interventi eseguiti entro il 24 maggio 2024. Tutti gli immobili o gli illeciti che verranno commessi a partire dal 25 maggio 2024 non saranno invece condonati. 

Via libera alla regolarizzazione di finestre prima inesistenti, alle modifiche ai tramezzi, all’aggiunta di elementi strutturali o architettonici non documentati.

Sanatoria 2024: cosa non potrà essere sanato

Sanatoria 2024
Credits MIT

La doppia conformità resta ferma per gli Abusi totali. Come riportato anche nella relazione illustrativa che accompagna il provvedimento Salva Casa, la Sanatoria 2024 non sarà valida per gli abusi più gravi  “consistenti in interventi eseguiti in totale difformità dal permesso di costruire o di SCIA straordinaria”. Nulla da fare anche nel caso in cui il titolo edilizio sia assente o se sussistono variazioni essenziali al progetto approvato. In questi casi restano immutate le misure di prevenzione e di sanzione definite dal Dpr n.380/2001 (TUE).

Quanto costerà sanare un illecito?

Per rientrare nel regime del piano salva casa sarà sufficiente essere allineati con la disciplina urbanistica vigente al momento della presentazione della domanda e alla disciplina edilizia vigente al momento della realizzazione dell’intervento. 

A questo punto, per sanare l’illecito si dovrà presentare una Scia o un permesso di costruire in sanatoria, pagando una sanzione “pari al doppio dell’aumento del valore venale dell’immobile conseguente alla realizzazione degli interventi”, compresa tra 1.032 euro e 30.987 euro. Si tratta di cifre ottenute moltiplicando le sanzioni già previste per sanatoria in doppia conformità.

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