
“Il nostro obiettivo è quello di semplificare la vita ai cittadini, ma allo stesso tempo vogliamo sbarrare la strada a qualsiasi tentazione di speculazione edilizia”. Queste le parole del presidente della Giunta regionale Alessandra Todde che ben illustrano le decisioni in controtendenza che permetteranno di applicare il Salva Casa in Sardegna. La sanatoria edilizia 2025 viene “recepita in maniera ragionata” dalla Regione che sceglie così di bloccare i mini appartamenti tanto voluti dal Ministro Salvini, creando un importante precedente.
Si alla sanatoria delle piccole difformità
Il Salva Casa in Sardegna si integra alle norme contenute all’interno della legge regionale vigente (la 23 del 1985). In particolare, vengono recepiti gli elementi che vanno incontro alle necessità di chiarezza e semplificazione chieste dai cittadini, quelli che consentono loro di sanare piccole difformità edilizie derivanti da costruzioni non completamente conformi edificate nel passato.
“Questo permetterà ai proprietari di accedere a finanziamenti pubblici, come i bonus edilizi”, sottolinea l’assessore Francesco Spanedda promotore del Ddl, che poi continua: “regolarizzando una quota parte del patrimonio edilizio si agevola, di conseguenza, la compravendita degli immobili, sbloccando il mercato e al tempo stesso contrastando la speculazione edilizia. Oltretutto, facilitando gli interventi di ristrutturazione edilizia (demolizione e ricostruzione) la norma consente una radicale riqualificazione del tessuto urbano, soprattutto nei centri privi di identità e qualità del costruito”.
No alle eccezioni sull’agibilità
A fare notizia sul Salva Casa in Sardegna è però la decisione di andare controcorrente, bloccando la possibilità di sanare le “mini case”, ovvero le abitazioni con superficie minima da 28 a 20 mq. Entra invece in maniera limitata la sanatoria dei locali con altezza di 2,40 metri al posto dei 2,70 mt normati.
“Non possiamo dare la possibilità di costruire case-loculo”, afferma la Presidente. !Quello approvato dalla Giunta – continua l’assessore Spanedda – è un Disegno di legge frutto di un lavoro di coordinamento fortemente voluto con il Consiglio regionale, che eviterà a professionisti, imprese, amministrazioni e cittadini di interpretare liberamente leggi che si sovrappongono, fornendo loro uno strumento chiaro e immediatamente applicabile”.