L’Agenzia delle Entrate ha recentemente pubblicato una serie di Guide dedicate agli interventi di riqualificazione edilizia
Il tema della riqualificazione edilizia è di estrema attualità. Che si scelga di intervenire sul proprio immobile per aumentare il valore, potenziare le performance o migliorare la qualità di vita, in ogni caso i lavori da effettuare sono molteplici e la possibilità di ottenere ancora qualche sconto grazie ai Bonus edilizi resta attuale.
In aiuto di coloro che decidono di imbarcarsi in un intervento di recupero del patrimonio edilizio, arriva anche l’Agenzia delle Entrate che, in tempo di dichiarazione dei redditi, ha pubblicato una serie di Guide dedicate alle Agevolazioni fiscali.
Entriamo nel dettaglio degli interventi che consentono il recupero del patrimonio edilizio esistente, con il Bonus ristrutturazioni, Bonus Verde, Bonus Mobili e Bonus Barriere Architettoniche.
Bonus ristrutturazioni
I contribuenti che decidono di effettuare una riqualificazione edilizia possono usufruire fino al 31 dicembre 2024 di uno sconto sull’imposta lorda pari al 50% con un massimale di spesa di 96.00 euro. I lavori effettuati a partire dal 1° gennaio 2025 saranno invece scontati del 36%, scendendo al 30% a partire dal 1° gennaio 2028 e fino a fine 2033.
La detrazione è ripartita in 10 rate annuali di pari importo. In applicazione del criterio di cassa, la detrazione spetta nel periodo in cui le spese sono sostenute, dunque è possibile ottenerla anche se il pagamento delle spese è eseguito in un periodo d’imposta antecedente a quello in cui sono iniziati i lavori o successivo a quello in cui i lavori sono completati
Il Bonus Ristrutturazione, o Bonus Casa risale al 1997, ed è disciplinato dall’articolo 16-bis del TUIR.
Quali lavori posso detrarre con il Bonus Ristrutturazione?
Come indicato anche sul sito dell’AdE, i lavori effettuati sulle singole unità immobiliari residenziali di qualsiasi categoria catastale, anche rurali e sulle loro pertinenze che possono avvalersi della detrazione prevista sono quelli elencati alle lettere b), c) e d) dell’articolo 3 del Dpr 380/2001 TUE:
- interventi di manutenzione straordinaria, ovvero le opere e le modifiche necessarie per rinnovare e sostituire parti anche strutturali degli edifici e per realizzare ed integrare i servizi igienico/sanitari e tecnologici, sempre che non vadano a modificare la volumetria complessiva degli edifici e non comportino mutamenti delle destinazioni d’uso. Come ad esempio:
- installazione di ascensori e scale di sicurezza;
- realizzazione e miglioramento dei servizi igienici;
- sostituzione di infissi esterni e serramenti o persiane con serrande e con modifica di materiale o tipologia di infisso;
- rifacimento di scale e rampe;
- interventi finalizzati al risparmio energetico;
- recinzione dell’area privata;
- costruzione di scale interne;
- restauro e risanamento conservativo, gli interventi finalizzati a conservare l’immobile e assicurarne la funzionalità per mezzo di un insieme di opere che, rispettandone gli elementi tipologici, formali e strutturali, ne consentono destinazioni d’uso con esso compatibili. Esempi di interventi:
- interventi mirati all’eliminazione e alla prevenzione di situazioni di degrado;
- adeguamento delle altezze dei solai nel rispetto delle volumetrie esistenti;
- apertura di finestre per esigenze di aerazione dei locali.
- ristrutturazione edilizia sono compresi quelli rivolti a trasformare un fabbricato mediante un insieme di opere che possono portare a un fabbricato del tutto o in parte diverso dal precedente. Alcuni esempi:
- realizzazione di una mansarda o di un balcone;
- trasformazione della soffitta in mansarda o del balcone in veranda;
- apertura di nuove porte e finestre;
- costruzione dei servizi igienici in ampliamento delle superfici e dei volumi esistenti.
Per quanto riguarda le parti comuni degli edifici residenziali (lettere a), b), c) e d) dell’articolo 3 del Dpr 380/2001) possono accedere al Bonus Casa gli interventi di:
- manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia), effettuati su tutte le parti comuni degli edifici residenziali;
- necessari alla ricostruzione o al ripristino dell’immobile danneggiato a seguito di eventi calamitosi, a condizione che sia stato dichiarato lo stato di emergenza;
- relativi alla realizzazione di autorimesse o posti auto pertinenziali;
- finalizzati all’eliminazione delle barriere architettoniche, aventi ad oggetto ascensori e montacarichi e tecnologie;
- bonifica dall’amianto e di esecuzione di opere volte ad evitare gli infortuni domestici;
- l’adozione di misure finalizzate a prevenire il rischio del compimento di atti illeciti;
- interventi di sostituzione del gruppo elettrogeno di emergenza esistente;
- finalizzati alla cablatura degli edifici.
Chi può usufruire della detrazione al 50% sul Bonus Casa?
I soggetti che possono accedere alla detrazione sono esplicitati nel dettaglio dalla Guida al recupero del Patrimonio edilizio dell’Agenzia delle Entrate (da pag.2 a pag.9). Nella stessa sezione è possibile trovare anche alcuni esempi pratici sull’accesso alla detrazione nel caso di cooperative, familiari conviventi, convivente di fatto, futuro acquirente, lavori eseguiti in proprio, condominio e condominio minimo, Unico proprietario di un intero edificio.
Cumulabilità dei bonus: qualora le spese rientrino sia nelle agevolazioni previste per la riqualificazione energetica che in quelle previste per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio, il contribuente potrà utilizzare soltanto uno dei due benefici.
Bonus Mobili ed elettrodomestici
Legati agli interventi di riqualificazione energetica troviamo poi il Bonus Mobili, detrazione riconosciuta per le spese documentate sostenute per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla classe A per i forni, alla classe E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie, alla classe F per i frigoriferi e i congelatori, per le apparecchiature per le quali sia prevista l’etichetta energetica, finalizzati all’arredo dell’immobile oggetto di interventi di ristrutturazione edilizia.
La detrazione del 50% sull’Irpef è stata prorogata anche per il 2024 per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione (bonus mobili). La detrazione va calcolata su un importo massimo di 10.000 euro per l’anno 2022, 8.000 euro per il 2023 e 5.000 euro per il 2024. La detrazione deve essere ripartita tra gli aventi diritto in dieci quote annuali di pari importo.
Bonus verde
Il Bonus verde è stato introdotto nel 2018 dall’allora Legge di Bilancio e consente di usufruire di una detrazione Irpef del 36% su determinate tipologie di intervento per la “sistemazione a verde” di aree scoperte private di edifici esistenti, comprese le pertinenze, recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione di pozzi, nonché per la realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili.
La detrazione è calcolata su un importo massimo di euro 5.000 per unità immobiliare residenziale. Pertanto, la detrazione massima è di euro 1.800 (36 per cento di euro 5.000) per immobile.
La detrazione va ripartita tra gli aventi diritto ed è fruita in 10 quote annuali di pari importo nell’anno di sostenimento delle spese e in quelli successivi.
Il Bonus verde è valido anche per gli interventi di riqualificazione edilizia che comportano l’introduzione di coperture a verde e giardini pensili.
Bonus Barriere architettoniche
Gli interventi finalizzati all’eliminazione di barriere architettoniche sono regolamentati dall’Art. 119-ter del decreto legge 19 maggio 2020, n. 34 (decreto Rilancio).
La detrazione, da ripartire tra gli aventi diritto in 5 quote annuali di pari importo, spetta nella misura del 75% delle spese sostenute ed è calcolata su un ammontare complessivo non superiore a:
- 50.000 euro per gli edifici unifamiliari o per le unità immobiliari situate all’interno di edifici plurifamiliari che siano funzionalmente indipendenti e dispongano di uno o più accessi autonomi dall’esterno;
- 40.000 euro moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio per gli edifici composti da due a otto unità immobiliari;
- 30.000 euro moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio per gli edifici composti da più di otto unità immobiliari.
Questa agevolazione si aggiunge alla detrazione Irpef per la ristrutturazione edilizia e al Superbonus del 110% per gli interventi “trainati”, se eseguiti congiuntamente.
Le spese ammesse all’agevolazione comprendono montacarichi, ascensori, elevatori esterni, sostituzione di gradini con rampe e strumenti tecnologici per favorire la mobilità interna ed esterna delle persone con disabilità grave, mentre non si applica all’acquisto di beni mobili.