La versione definitiva del Dl n.69/2024 taglia di quasi due terzi le sanzioni a carico di coloro che vorranno sanare un abuso, da 30mila euro la multa scende a 10mila euro
Il ddl è ora al vaglio del Senato che avrà a disposizione solo questa settimana per convertirlo in legge
Si conclude con la maggioranza dei Si l’iter di conversione in legge del ddl n.69/2024 già conosciuto come Salva Casa. Con le modifiche in sede referente il nuovo testo cambia alcuni punti cruciali del Testo Unico Edilizia il DPR 380/2001, trasformandosi profondamente anche rispetto alla sua versione iniziale. Accanto all’aumento delle tolleranze ed al via libera per i mini appartamenti, i cambiamenti permetteranno ai cittadini di sanare l’abuso con sconti non indifferenti rispetto alla versione iniziale del dl. La domanda sorge dunque spontanea: quanto costa la sanatoria edilizia nel 2024?
Ddl Salva casa: come cambia il Dpr 380/2001
La versione finale del Ddl n.69/2024 si compone di 5 articoli, uno in più rispetto a prima.
L’articolo 1 apporta le modifiche sostanziali al Dpr 380/2001:
- elimina la doppia conformità anche nel caso di variazioni essenziali compresi gli aumenti di volume e superfici;
- prevede la sanatoria semplificata anche in assenza di autorizzazione paesaggistica e con aumento di cubatura;
- consente il recupero dei sottotetti anche in assenza del rispetto delle distanze minime tra edifici e tra confini;
- i cambi di destinazione d’uso saranno sempre ammessi sia con che senza opere, annoverando l’edilizia libera nei casi compresi del “senza opere”;
- modifica i requisiti per ottenere lo stato legittimo, utilizzando o il titolo che ne ha legittimato la costruzione o quello rilasciato dopo l’ultimo intervento edilizio a condizione che il comune abbia verificato i requisiti pregressi;
- sempre in merito di stato legittimo si separa l’unità abitativa dalle parti comuni, per dimostrare lo stato legittimo di una unità immobiliare non si prenderanno in considerazioni eventuali difformità delle parti comuni, viceversa lo stato legittimo di un edificio si potrà effettuare senza tener conto delle difformità presenti nelle singole unità;
- anche le varianti in corso d’opera ante 1977 che costituiscono parziale difformità dal titolo edilizio originario potranno essere sanate anche fuori dalle tolleranze;
- definisce l’agibilità anche per i micro appartamenti, via libera ad altezze minime di 2,40 metri e superfici minime pari a 20 mq per una persona, 28 mq per due persone;
- per gli interventi realizzati prima del 24 maggio 2024 il mancato rispetto delle altezze, dei distacchi, della cubatura, della superficie coperta non costituirà violazione se contenuti nelle tolleranze costruttive comprese tra il 2% ed il 6% a seconda della grandezza dell’immmobile considerato.
Rispetto alla sua prima versione approvata a fine maggio inoltre, il ddl Salva Casa riduce e non di poco le sanzioni previste per chi commette un abuso. Il calcolo di quanto costa una sanatoria si dovrà eseguire con parametri rivisti nel corso dell’esame in Commissione e che vanno a beneficio dei contribuenti, che si troveranno a sanare con un maxi sconto.
Quanto costa sanare casa nel 2024?
Il nuovo accertamento di conformità permetterà di sanare casa ad un costo inferiore. Si abbandona l’indicazione puntuale della sanzione prevista per chi regolarizza. Il testo originale del Salva Casa, infatti, prevedeva che la sanzione fosse pari al doppio dell’aumento del valore venale dell’immobile conseguente alla realizzazione degli interventi, in una cifra compresa tra i 1.032 euro e i 30.987 euro. La versione definitiva del ddl, pronta per la conversione, stralcia questi passaggi. Il comma 5 stabilisce che per ottenere il permesso di costruire in sanatoria e la SCIA in sanatoria, si dovrà pagare prima una sanzione, a titolo di oblazione pari a:
– pari al contributo di costruzione in misura doppia, per il permesso di costruire;
– pari al doppio dell’aumento del valore venale dell’immobile valutato dall’agenzia del territorio in caso di SCIA in sanatoria, in una misura determinata dal responsabile del procedimento, compresa tra euro 1.032 e euro 10.328, per gli interventi eseguiti in assenza o in difformità dalla segnalazione certificata di inizio attività. In misura compresa tra euro 516 e euro 5.164, nei casi in cui l’intervento risulti conforme alla disciplina urbanistica ed edilizia.
Insomma cifre decisamente più basse rispetto alla versione iniziale del testo.
Il Ddl passa ora al Senato che avrà solo questa settimana (entro il 28 luglio) per terminare i lavori e pubblicarlo in Gazzetta Ufficiale.
Scarica QUI il testo approvato ora all’esame de Senato.