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Confermata la proroga al Bonus Ristrutturazione al 50%: ma non per tutti

Prosegue anche per tutto il 2025 la vita del Bonus ristrutturazione al 50% scontistica destinata agli interventi di recupero del patrimonio edilizio

Confermata la proroga al Bonus Ristrutturazione al 50%: ma non per tutti
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Le novità sui Bonus edilizi nella Legge di Bilancio 2025

L’ok alla Legge di Bilancio 2025 arrivato ieri sere e confermato dal Ministro Giorgetti questa mattina segna un cambio di rotta per il Bonus edilizio più longevo a livello nazionale. La Manovra 2025 conferma la proroga al Bonus Ristrutturazione nella sua aliquota al 50% anche per il prossimo anno. Attenzione però: la possibilità non è aperta a tutti, vediamo a chi è destinato.

Bonus Ristrutturazione 2025 prime case

Il Bonus Casa (o Bonus Ristrutturazione) potrà essere sfruttato con un’aliquota al 50% anche nel 2025, ma solo se i lavori interesseranno la prima casa.

In questo caso le spese avranno un limite massimo di 96mila euro pari a quello attualmente in vigore. 

Non è certo se la proroga al Bonus Ristrutturazioni al 50% riguarderà solo il 2025 o potrà essere applicata fino al 31 dicembre 2027, data dopo la quale il Bonus casa scenderà al 30%.

Ricordiamo che il Dl n.39/2024, poi convertito nella Legge 67/2024, ha introdotto il seguente decalage per il Bonus Casa:

  • fino al 31 dicembre 2024 aliquota al 50%;
  • 36% con massimale di spesa pari a €48.000 dal 1°gennaio 2025 fino al 31 dicembre 2027;
  • 30% con massimale di spesa pari a €48.000 dal 1°gennaio 2028 fino al 31 dicembre 2033.

Con le novità introdotte dalla Manovra finanziaria le aliquote potrebbero invece trasformarsi come segue:

  • fino al 31 dicembre 2025 aliquota al 50%;
  • 36% con massimale di spesa pari a €48.000 dal 1°gennaio 2026 fino al 31 dicembre 2027;
  • 30% con massimale di spesa pari a €48.000 dal 1°gennaio 2028 fino al 31 dicembre 2033.

Bonus Ristrutturazione 2025 seconde case

Ma i proprietari di seconde case potranno sfruttare ancora il Bonus Ristrutturazione? La domanda sorge dunque spontanea.

Di sicuro gli interventi per il recupero del patrimonio edilizio contemplati dall’art.16-bis del TUIR ed applicati alle seconde case non potranno detrarre le spese al 50%. La possibilità di usufruire dello sconto del 36% sarà invece soggetta a controllo in base al reddito del proprietario: sopra i 120mila euro non sarà più concesso l’utilizzo del Bonus Ristrutturazione.

Quali lavori sono agevolabili con il Bonus Ristrutturazione

Il Bonus Casa permette di detrarre le spese sostenute per:

  • manutenzione straordinaria;
  • restauro e risanamento conservativo;
  • ristrutturazione edilizia.

A titolo di esempio potranno essere scontati i lavori eseguiti per l’installazione di ascensori e scale di sicurezza, realizzazione e miglioramento dei servizi igienici  sostituzione di infissi esterni, interventi finalizzati al risparmio energetico, realizzazione di una mansarda o di un balcone, apertura di finestre per esigenze di aerazione dei locali, ecc. 

Inoltre, possono fruire della detrazione prevista per il Bonus Ristrutturazione anche gli interventi per l’eliminazione delle barriere architettoniche e per l’adeguamento sismico.

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