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PNRR  2024 e appalti pubblici: aggiornata la guida sul principio DNSH

L’aggiornamento della Guida operativa al principio DNSH fornisce alle Amministrazioni un supporto sui requisiti tassonomici, sulla normativa corrispondente e sugli elementi utili per garantire il rispetto dei requisiti “Do No Significant Harm”

Principio DNSH
Immagine di freepik

Gli interventi del PNRR devono rispettare il principio basilare di “non arrecare danno significativo agli obiettivi ambientali

La Ragioneria Generale dello Stato con la circolare del 14 maggio 2024, n.22 ha pubblicato l’importante Aggiornamento della Guida operativa per il rispetto del principio di non arrecare danno significativo all’ambiente, il cosiddetto principio DNSH. Il testo segue la revisione degli obiettivi del PNRR 2024 ed è uno strumento indispensabile per tutti i progetti che prevedono l’accesso agli investimenti pubblici previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Cos’è il DNSH, Do No Significant Harm?

Il Regolamento UE 2021/2411 che ha introdotto i PNRR, stabilisce inoltre che tutte le misure previste dai Piani Nazionali di Ripresa e Resilienza siano in grado di soddisfare un principio basilare ovvero quello di “non arrecare danno significativo agli obiettivi ambientali”. Questo vincolo si traduce nella valutazione degli interventi al principio DNSH, “Do No Significant Harm”. Il principio DNSH si basa su quanto specificato nella “Tassonomia per la finanza sostenibile” indicato all’articolo 17 del Regolamento (UE) 2020/852, che individua sei obiettivi ambientali di valutazione della attività economiche e degli appalti pubblici:

  • Mitigazione dei cambiamenti climatici, se l’intervento porta a significative emissioni di gas serra (GHG);  
  • Adattamento ai cambiamenti climatici, se determina un maggiore impatto negativo del clima attuale e futuro, sull’attività stessa o sulle persone, sulla natura o sui beni;
  • Uso sostenibile o alla protezione delle risorse idriche e marine, se è dannosa per il buono stato dei corpi idrici (superficiali, sotterranei o marini) determinandone il deterioramento qualitativo o la riduzione del potenziale ecologico;
  • Economia circolare, inclusa la prevenzione, il riutilizzo ed il riciclaggio dei rifiuti, se porta a significative inefficienze nell’utilizzo di materiali recuperati o riciclati, ad incrementi nell’uso diretto o indiretto di risorse naturali, all’incremento significativo di rifiuti, al loro incenerimento o smaltimento, causando danni ambientali significativi a lungo termine; 
  • Prevenzione e riduzione dell’inquinamento, se determina un aumento delle emissioni di inquinanti nell’aria, nell’acqua o nel suolo;  
  • Protezione e al ripristino di biodiversità e degli ecosistemi, se è dannosa per le buone condizioni e resilienza degli ecosistemi o per lo stato di conservazione degli habitat e delle specie, comprese quelle di interesse per l’Unione europea.

Uno specifico allegato tecnico della Tassonomia (PDF) riporta i parametri per valutare se le diverse attività contribuiscano in modo sostanziale alla mitigazione e all’adattamento ai cambiamenti climatici o, al contrario, siano dannose.

Le novità della nuova guida DNSH

Rispetto alle versioni precedenti la nuova Guida al principio DNSH contiene alcune importanti novità utili ad assistere le amministrazioni nel processo di raccolta di informazioni e verifica del progetto, in base ai requisiti tassonomici. Le novità introdotte nel 2024 sono:

  • l’introduzione di ulteriori schede tecniche necessarie dopo l’inserimento di nuove misure nell’ambito della riprogrammazione del PNRR;
  • la revisione di alcune schede precedenti per tenere conto dell’evoluzione della normativa ambientale;
  • un maggiore allineamento con i criteri contenuti negli Orientamenti tecnici della Commissione europea in base al del principio “non arrecare un danno significativo”;
  • il recepimento delle indicazioni del Regolamento Delegato (UE) 2023/2486 (giugno 2023), che introduce criteri tecnici per gli obiettivi “Uso sostenibile e protezione delle acque e delle risorse marine, Economia circolare, compresi la prevenzione ed il riciclaggio dei rifiuti, Prevenzione e riduzione dell’inquinamento dell’area, dell’acqua o del suolo, Protezione e ripristino della biodiversità e degli ecosistemi;
  • chiarisce quali elementi di comprova vanno caricati sul sistema ReGiS nelle fasi principali dell’attuazione;
  • individua i CAM, Criteri Ambientali Minimi, per specifiche attività (art. 57 del Codice dei contratti pubblici, D.lgs. 36/2023) che consentono di assicurare il rispetto dei vincoli DNSH.

La Guida Aggiornata sul Principio DNSH per gli appalti pubblici del PNRR 2024 è disponibile al seguente link. Tra i documenti messi a disposizione delle Amministrazioni anche la Check List DNSH aggiornata a maggio 2024.

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