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Piano Casa Ue: dalla Fiec le possibili soluzioni alla crisi abitativa

Dalla Fiec, il Position Paper sul prossimo Piano Casa UE per facilitare l’intervento comunitario sul problema della crisi abitativa, degli alloggi a prezzi accessibili e di una sempre a maggiore efficienza e sostenibilità sociale

Crisi abitativa: le soluzioni da inserire nel Piano Casa Ue secondo la Fiec
AdobeStock di Studio Romantic

La crisi abitativa è certamente diventata un’emergenza europea, al punto che per la prima volta da più di 50 anni, il problema della “casa” accomuna quasi tutti i 27 Stati membri. In attesa che l’Unione Europea intervenga in via ufficiale, la Federazione dell’Industria Europea delle Costruzioni (Fiec) con il supporto di ANCE, ha realizzato un Position Paper per illustrare quali dovrebbero essere gli obiettivi da raggiungere attraverso il Piano Casa UE.

La nuova Commissione Europea e la Presidente Von der Leyen hanno infatti preannunciato l’arrivo, entro la fine di febbraio 2025, di un un Piano europeo per gli alloggi a prezzi accessibili (European Affordable Housing Plan). Uno strumento che dovrebbe diventare una sorta di Linea Guida per facilitare agli Stati Membri ad attuare interventi in grado di contrastare la crisi abitativa. 

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Le proposte di Fiec e ANCE

L’Unione Europea deve affrontare una grave crisi abitativa causata dall’aumento dei costi di costruzione, dalla burocrazia, dalla carenza di manodopera qualificata e dalle difficoltà di accesso al credito. In molte regioni, soprattutto nei grandi centri urbani, la crescita demografica, l’invecchiamento della popolazione e la scarsità di alloggi stanno spingendo i prezzi verso l’alto, rendendo difficile garantire abitazioni adeguate, sostenibili e accessibili.

Il Position Paper della Federazione Federazione dell’Industria Europea delle Costruzioni parte dal concetto chiave della semplificazione per garantire il coinvolgimento di tutti gli attori della filiera.

Tra le principali proposte emergono:

  1. Coordinamento e semplificazione: Creare regole e processi più semplici a livello europeo e nazionale per ridurre i costi di costruzione e accelerare i tempi di edificazione.
  2. Investimenti pubblici e privati: Facilitare l’accesso a fondi UE e ridurre le regole prudenziali per mobilitare maggiori investimenti privati.
  3. Sostegno ai giovani e alle famiglie: Migliorare l’accesso ai mutui e adottare misure fiscali agevolative, come aliquote IVA ridotte per la vendita di case a prezzi accessibili.
  4. Digitalizzazione e innovazione: Potenziare la produttività del settore delle costruzioni attraverso tecnologie avanzate, prefabbricazione e intelligenza artificiale.
  5. Sostegno alla manodopera: Investire nella formazione e riqualificazione dei lavoratori per attrarre più giovani nel settore edile.
  6. Nuova governance UE: Creare una Task Force sull’edilizia accessibile e un’Alleanza Europea per la Casa, con incontri periodici tra stakeholder per monitorare e migliorare la situazione abitativa.

Infine, viene sottolineata la necessità di un piano coordinato tra l’UE e gli Stati membri per incentivare politiche abitative sostenibili e promuovere la crescita economica legata al settore edilizio a contrasto della crisi abitativa.

Il Position paper della Fiec può essere scaricato qui.

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