Rinnovabili • Patente a punti cantieri, le clausole contrattuali tra privati e subappalto Rinnovabili • Patente a punti cantieri, le clausole contrattuali tra privati e subappalto

Cosa inserire nel contratto per verificare che l’impresa possieda la patente a punti 

Da ANCE due schemi di clausole contrattuali da inserire negli accordi per appalti privati o subappalti, per consentire al committente o al responsabile di verificare il possesso della patente a punti cantieri

Patente a punti cantieri, le clausole contrattuali tra privati e subappalto
Foto di Pavel Danilyuk

Dal 1° novembre 2024 non è più possibile operare in un cantiere edile senza il possesso di una patente a punti

In attesa che il portale dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro INL diventi pienamente operativo, l’ANCE (Associazione Nazionale Costruttori Edili) ha messo a disposizioni due schemi di clausole contrattuali per verificare il possesso della patente a punti per i cantieri da parte delle imprese coinvolte. 

Chi è obbligato a dotarsi della patente a punti cantieri?

A partire dal 1° novembre 2024 non è più possibile operare nei cantieri edili temporanei e mobili senza essere in possesso di una patente a crediti appositamente rilasciata dall’INL.

Tuttavia ad oggi, non esiste ancora la possibilità di controllare che l’impresa affidataria o subappaltatrice sia effettivamente in possesso di tale documento. Una procedura che, si spera, verrà attivata a breve sul portale dell’INL e già prevista dall’art. 2 del  DM n. 132/2024.

L’obbligo della patente a crediti è stabilito dall’art.27 del Testo Unico Sicurezza, completamente rinnovato dal recente DL n.19/2024. 

Il testo stabilisce che, a partire dal 1° ottobre 2024, i lavoratori autonomi o le imprese che operano all’interno di cantieri edili temporanei o mobili, siano obbligate a richiedere la patente.

Per le imprese edili o i lavoratori che in questo momento non sono impegnate in un cantiere, non è necessario essere in possesso del documento.

Chi è esonerato dalla patente edilizia?

Esistono alcuni esoneri al possesso della patente a punti:

  • i soggetti che effettuano mere forniture o prestazioni di natura intellettuale (ad esempio ingegneri, architetti, geometri ecc.);
  • le imprese in possesso dell’attestazione di qualificazione SOA, in classifica pari o superiore alla III.

Le clausole da inserire nel contratto per verificare il possesso della patente a crediti

Premesso ciò, subentra però il problema della verifica del possesso della patente da parte delle imprese coinvolte in un appalto di lavori privati o nei subappalti. 

Per ovviare al problema, l’ANCE ha predisposto due schemi di clausole contrattuali da inserire, se ritenuto utile, negli accordi:

  • la clausola da inserire nel contratto tra committente e appaltatore di lavori privati, con la quale il committente dichiara di  aver verificato il possesso della patente dell’impresa, mentre l’appaltatore dichiara di aver fornito tutta la documentazione necessaria al committente;
  • la clausola per i contratti tra appaltatore e subappaltatore nella quale vengono anche inserite le cause di una eventuale risoluzione del contratto in caso di revoca, sospensione e decurtazione dei punti dalla patente cantieri. 

Cosa succede se non si possiede la patente edilizia?

Operare nei cantieri edili senza una patente a crediti regolarmente rilasciata dall’INL comporta:

  • per il committente o per il responsabile dei lavori (che deve verificare il possesso del documento) di una sanzione amministrativa tra i € 711,98 e i € 2.562,91.
  • Mentre l’impresa o il lavoro autonomo trovato senza il documento o con un numero di punti inferiore a 15, dovrà pagare una multa pari al 10% del valore dei lavori e non inferiore a €6.000, oltre all’esclusione di 6 mesi dalla partecipazione a lavori pubblici.

Scarica qui le bozze di schema contrattuale di ANCE.

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About Author / Alessia Bardi

Si è laureata al Politecnico di Milano inaugurando il primo corso di Architettura Ambientale della Facoltà. L’interesse verso la sostenibilità in tutte le sue forme è poi proseguito portandola per la tesi fino in India, Uganda e Galizia. Parallelamente alla carriera di Architetto ha avuto l’opportunità di collaborare con il quotidiano Rinnovabili scrivendo proprio di ciò che più l’appassiona. Una collaborazione che dura tutt’oggi come coordinatrice delle sezioni Greenbuilding e Smart City. Portando avanti la sua passione per l’arte, l’innovazione ed il disegno ha inoltre collaborato con un team creativo realizzando una linea di gioielli stampati in 3D.