Dai dati comunicati dall’INL al Sole24Ore, solo 1 impresa su 2 risulta in regola con l’obbligo di dotarsi di patente a punti per lavorare nei cantieri edili. Ma i controlli proseguono senza sosta

Secondo i dati ufficiali sono circa 900.000 le imprese che avrebbero dovuto dotarsi della patente a crediti per lavorare nei cantieri mobili o temporanei. Il condizionale è d’obbligo dato che, a fine febbraio, erano circa 432.000 i certificati rilasciati.
Insomma 1 azienda su 2 risulterebbe non in regola con il provvedimento.
In cosa consiste la Patente a crediti
Introdotto dal Dl n.19/2024 “DL PNRR 4”, l’obbligo di dotarsi di una Patente a punti per cantieri edili è in vigore dal 1° ottobre 2024. L’obiettivo è quello di aumentare la sicurezza dei luoghi di lavoro, introducendo un sistema qualificante sia individuale che d’impresa, per coloro che devono accedere ai cantieri edili.
La procedura per richiedere il documento, l’eventuale perdita dei punti a causa di infrazioni, le sanzioni da pagare e la modulistica necessaria sono state poi regolamentate da un Decreto Attuativo del Ministero del Lavoro e dalla circolare dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL). Ma a seguito dei numerosi dubbi sorti in merito al “Sistema di qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi” si è resa necessaria anche la pubblicazione di una lunga lista di Faq, domande frequenti, in risposta agli interessati.
Si parte con un punteggio iniziale di 30 crediti, che possono essere aumentati in base all’anzianità dell’azienda o ai corsi di formazione seguiti. Eventuali infortuni in cantiere determinando la decurtazione dei crediti, fino ad un minimo di 15 punti sotto i quali non sarà più possibile accedere al cantiere.
Ad oggi solo la metà delle imprese è in regola
A partire dal 1° novembre 2024 non è più possibile operare nei cantieri edili, mobili o temporanei, senza possedere la patente a punti. Ad oggi dunque dovrebbero essere poco più di 800mila le imprese o i lavoratori autonomi dotati del certificato. Ma i dati comunicati dal Direttore dell’INL al Sole 24Ore dicono il contrario. Le richieste pervenute all’Ispettorato sono solo 432.000, la metà del totale.
Secondo il Direttore Danilo Papa, la discrepanza è da attribuire in parte alle valutazioni iniziali errate di coloro che non risultano al momento attivi in cantiere, ed in parte alle molte posizioni da regolarizzare in merito agli obblighi formativi del personale.
Nel frattempo sono comunque partiti i controlli da parte degli Ispettori che, tra ottobre 2024 e gennaio 2025, hanno verificato circa 5.600 cantieri.
Va inoltre sottolineato che non è ancora partito il sistema per l’assegnazione dei crediti extra, oltre ai 30 iniziali, scontratosi con problemi amministrativi ed operativi degli altri Enti.