ENEA sarà uno dei 10 partner internazionali del progetto LIFE UE OBSERVE indispensabile per definire efficacemente il parco immobiliare UE
Tra i dieci partner internazionale incaricati dal progetto LIFE UE Observe di aggiornare e raccogliere i dati sul parco immobiliare UE in vista dell’imminente processo di decarbonizzazione, c’è anche ENEA.
L’agenzia avrà il compito di trasferire i dati sul nostro patrimonio edilizio all’hub Building Stock Observatory BSO, portale di riferimento contenente tutte le informazioni sullo stato di fatto degli edifici europei.
Il progetto ponte per attuare la Direttiva Case Green
Il progetto è essenziale per attuare le richieste della Direttiva EPBD “Case Green” che richiede che ogni Stato membro alimenti una banca dati sulle performance energetiche nell’edilizia. Uno strumento molto simile al Portale Nazionale sulle prestazioni energetiche degli edifici (PnPE) sviluppato da ENEA.
Inoltre, la Direttiva prevede che le banche dati nazionali trasferiscono almeno una volta lanno informazioni al BSO.
“Per raggiungere questo obiettivo, OBSERVE si propone di supportare direttamente sei Stati europei (Cipro, Croazia, Francia, Grecia, Italia e Spagna), analizzando le strategie di gestione dati esistenti, colmando eventuali lacune e sviluppando un modello delle migliori procedure ma anche strategie per armonizzare le metodologie di trasferimento delle informazioni. Il progetto, inoltre, promuoverà la condivisione delle best practice e dei processi virtuosi per facilitare la raccolta dei dati sul patrimonio edilizio, a beneficio sia dei singoli Stati membri che dell’UE”, sottolinea Francesca Pagliaro, ricercatrice del Dipartimento ENEA di Efficienza energetica.
Un modello standardizzato di dataset
Perchè il monitoraggio del parco immobiliare UE funzioni al meglio, è essenziale che i dati caricati siano omogenei tra loro seguendo un modello standardizzato di dataset.
“I decisori politici hanno bisogno di dati affidabili per monitorare e valutare l’efficacia delle politiche energetiche e delle strategie relative al settore edilizio. L’eterogeneità nella tipologia e qualità dei dati tra gli Stati membri, unita alla mancanza di approcci e modelli standard, crea un’urgente necessità di procedure di gestione dati più efficienti”, prosegue la ricercatrice.
Il modello elaborato da ENEA e da trasferire al BSO prenderà in considerazione informazioni relative alla consistenza del patrimonio edilizio europeo, e alle prestazioni energetiche e permetterà un confronto più efficace tra i diversi contesti nazionali, contribuendo all’elaborazione di strategie di gestione dei dati più mirate e coerenti.
L’agenzia per l’energia italiana si occuperà della valutazione e del collaudo delle metodologie di raccolta, garantendo l’allineamento con i requisiti europei, nazionali e del BSO. “Queste attività – spiega Pagliaro – sono cruciali per garantire che il modello di raccolta nazionale sia tecnicamente robusto e in linea con le esigenze degli stakeholder di settore e gli obiettivi politici”.
Per il patrimonio immobiliare italiano, estremamente variegato e diversificato e tra i più complessi in Europa, queste piattaforme saranno cruciali per creare quadri replicabili e conoscere meglio il punto di partenza verso la decarbonizzazione.