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Net Zero buildings: il Piano d’azione in 12 Step secondo gli esperti di Arup

L'obiettivo del report è trasformare i Net Zero Buildings nella "normalità" del 2030, anziché farli rimanere un'eccezione. 12 passaggi chiave che toccano un nuovo modello operativo, Incentivi, governance e livelli di prestazione chiari e standardizzati

Net Zero buildings: il Piano d’azione in 12 Step secondo gli esperti di Arup
Foto di Ivan Cujic

Il settore edile è responsabile ancora oggi del 37% delle emissioni di carbonio legate all’energia a livello globale

Esperti del settore delle costruzioni ed attivi promotori dell’efficienza energetica e della sostenibilità, i professionisti di Arup provano a fare un passo avanti a favore della decarbonizzazione del settore delle costruzioni, tracciando una rotta concreta verso la costruzione dei cosiddetti Net Zero Buildings, edifici progettati (e gestiti) così bene da essere in grado di ridurre i propri consumi energetici, portando le proprie emissioni a zero. 

Nel report “Achieving Net Zero buildings – key actions for market transformation“, la cui versione sintetica era stata pubblicata poco prima della COP29 di Baku come guida operativa per i decisori politici, ARUP ed il World Business Council for Sustainable Development (WBCSD), individuano i 12 Step da seguire per raggiungere l’obiettivo.

Basandosi su due precedenti report “Net-zero buildings: Where do we stand ?” e “Net-zero building: Halving construction emissions today”, la guida prova a mettere a fattor comune tutte le variabili che influenzano il mercato delle costruzioni, inserendo anche una serie di casi studio e best practice utili per comprendere la portata di questo obiettivo. 

Gli Obiettivi da raggiungere

Il settore edile è responsabile del 37% delle emissioni di carbonio legate all’energia a livello globale, cosa ancora peggiore è che le emissioni degli edifici sono aumentate dell’1% ogni anno dal 2021 ad oggi. Insomma l’obiettivo Net Zero Buildings si allontana anziché avvicinarsi. 

Il Piano d’azione individuato da Arup e WBCSD sottolinea dunque l’ulteriore urgenza a favore di un intervento coordinato a livello internazionale. 

  1. Il primo obiettivo è la Definizione di cosa sia realmente un Net Zero Building. Solo così sarà possibile garantire una comprensione uniforme e stabilire soglie di prestazione che tengono conto sia dell’efficienza che dell’approvvigionamento energetico, adattate alle specificità regionali e ai diversi tipi di edifici.
  2. Il secondo obiettivo è la trasparenza, sia su base volontaria che regolamentata da politiche locali o regionali. Un elemento che permette al mercato di valutare le prestazioni di un edificio rispetto alla soglia di emissioni zero.
  3. Terzo punto il “performance floor”, ovvero un livello minimo obbligatorio di prestazione energetica operativa. Questo obiettivo garantirà che tutti gli edifici siano almeno avviati verso il raggiungimento delle emissioni operative nette zero.
  4. Ultimo e forse decisivo obiettivo, è la creazione di un piano di Incentivi a lungo termine in grado di valorizzare gli edifici net zero creando un contesto favorevole per gli investimenti in questo settore.

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I Dodici Step del Piano d’azione 

L’obiettivo del piano è dimostrare come questi singoli 12 tasselli possano unirsi in un quadro completo, dando forma a un approccio globale in grado di generare un cambiamento concreto. Ciascuna fase rientra all’interno di uno dei 4 obiettivi definiti dal report, inserendo anche esempi di valore di soluzioni concrete già messe in atto a livello internazionale.

Obiettivo 1: Definizione

Un percorso di decarbonizzazione allineato con l’obiettivo di 1,5°C e con una metodologia chiara per la valutazione delle prestazioni di ogni singolo edificio. In questa fase, è fondamentale iniziare a costruire la capacità governativa e settoriale per consentire l’implementazione del piano d’azione lungo tutta la catena del valore.

PassaggioDettaglioValore
1. Creare un percorso nazionale di decarbonizzazione del settore immobiliareStabilire un percorso di decarbonizzazione per l’intero settore, differenziato per tipologia di edificio, allineato con l’obiettivo di 1,5°C e coerente con le politiche nazionali/regionali.Definisce un obiettivo chiaro per il settore immobiliare nazionale o regionale, dimostrando allineamento con l’Accordo di Parigi.
2. Sviluppare una metodologia di valutazione a livello edilizio e obiettivi di emissioni nette zeroSviluppare una metodologia per valutare la reale prestazione energetica di un edificio, con obiettivi allineati al percorso settoriale. Definire target basati sulla comprensione delle prestazioni degli edifici esistenti, per i quali la disponibilità e la qualità dei dati sulle prestazioni edilizie sono fondamentali.Traduce il percorso settoriale in obiettivi specifici per singoli edifici per classe di asset. Fornisce un mezzo solido per valutare e comunicare le prestazioni di un edificio in relazione alle emissioni nette zero.
3. Costruire la capacità della catena di approvvigionamento per la consegnaSviluppare capacità e competenze negli enti di regolamentazione e nella catena di approvvigionamento per garantire la transizione nella pratica.Garantisce una capacità sufficiente nella catena di fornitura e nella supervisione regolatoria per attuare il percorso di transizione, creando allo stesso tempo posti di lavoro verdi di alta qualità.

Obiettivo 2: Trasparenza

La trasparenza delle prestazioni può essere un potente motore di cambiamento.
Mentre le nuove costruzioni sono ben regolamentate, gli edifici esistenti sono ancora troppo poco caratterizzata da un quadro prestazionale preciso. Il cambiamento di passo verso un patrimonio immobiliare composto da Net Zero Buildings è un passo significativo e richiederà il supporto di una campagna di sensibilizzazione pubblica e di coinvolgimento dell’industria ben strutturata.

PassaggioDettaglioValore
4. Obbligare la divulgazione delle prestazioni energetiche rispetto alle soglie di emissioni nette zeroRichiedere a tutti gli edifici operativi di calcolare e divulgare le loro prestazioni energetiche rispetto agli obiettivi net-zero definiti e di pubblicarne i risultati.Crea trasparenza nell’efficienza energetica degli edifici, permettendo al mercato di includere le prestazioni energetiche nelle decisioni commerciali.
5. Obbligare la divulgazione dell’impatto del carbonio nell’approvvigionamento energeticoRichiedere a tutti gli edifici operativi di divulgare la provenienza dell’energia, includendo sia la generazione in loco (da fonti fossili e rinnovabili) sia l’impatto del carbonio derivante dall’acquisto di energia.Aggiungere trasparenza sulle fonti di energia e sugli approvvigionamenti aumenta la chiarezza sull’allineamento degli edifici con le emissioni nette zero.
6. Avviare una campagna di coinvolgimento pubblico per aumentare la consapevolezzaAumenta la consapevolezza e, nel lungo termine, aiuta ad ottenere l’accettazione di un approccio basato su una soglia minima di prestazione energetica.La consapevolezza pubblica e il sostegno al piano d’azione sono fondamentali per il suo successo.

Obiettivo 3 – Performance floor

Introducendo un livello minimo obbligatorio di prestazioni energetiche e di carbonio nel settore pubblico, si avrebbe un termine di paragone univoco. La fase successiva sarebbe quella di estendere questi target net zero a tutti gli edifici.

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7. Stabilire una soglia obbligatoria di prestazione energetica e di carbonio per il settore pubblicoStabilire una soglia minima di prestazione energetica per gli edifici governativi, sia nuovi che esistenti, come primo passo per avviare la trasformazione del mercato.L’implementazione di una soglia di prestazione per il settore pubblico consente una sperimentazione su scala ridotta e offre ulteriori opportunità per aumentare la consapevolezza pubblica e industriale prima di un’implementazione completa.
8. Stabilire una soglia obbligatoria di prestazione energetica e di carbonio per tutti gli edificiEstendere la soglia di prestazione energetica a tutti gli edifici e settori. Fornire il supporto adeguato per evitare eventuali impatti negativi sull’equità sociale, in particolare nel settore abitativo.L’implementazione di una soglia di prestazione garantirà che gli edifici meno efficienti raggiungano un livello minimo di efficienza energetica e siano sulla traiettoria per l’allineamento net-zero. Ciò porterà benefici economici agli utenti degli edifici, riducendo i costi operativi e offrendo al contempo un vantaggio in termini di riduzione delle emissioni di carbonio.

Obiettivo 4: Incentivi

Tema cruciale anche a livello nazionale sono gli Incentivi. Introducendo un livello minimo di prestazioni, la qualità degli immobili sul mercato dovrebbe iniziare a migliorare. Parallelamente, però diventa indispensabile integrare incentivi forti per raggiungere l’obiettivo a lungo termine della decarbonizzazione.

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9. Adottare una definizione coerente di emissioni nette zero nelle certificazioni edilizieAdottare una definizione chiara e coerente a livello internazionale delle emissioni nette zero nelle certificazioni edilizie, sia in fase di costruzione che di operatività. Ciò consentirà agli investitori di distinguere e quindi attribuire valore agli asset allineati alle emissioni nette zero.Ci sono prove evidenti che i mercati risponderanno a certificazioni chiare e che ciò genera un differenziale di valore tra edifici che rispettano o meno lo standard definito.
10. Obbligare la divulgazione aziendale per includere le prestazioni degli edifici rispetto alle soglie di emissioni nette zeroDefinire requisiti di divulgazione per includere la percentuale di edifici di proprietà o in affitto che soddisfano un obiettivo di emissioni nette zero (volontario o obbligatorio).È probabile che le aziende reagiscano al rischio di naming and shaming, adottando misure per evitare l’associazione con un portafoglio non allineato agli obiettivi net-zero.
11. Includere un requisito o un incentivo per le emissioni nette zero nei meccanismi di finanziamentoImpostare l’allineamento net-zero come requisito, sia in una tassonomia di finanza verde generale, in uno schema di prestiti governativi o in mutui domestici.La possibilità di accedere a tassi di finanziamento migliorati per edifici allineati alle emissioni nette zero avrebbe un impatto positivo diretto sulla redditività dello sviluppo. Questo fornirebbe un chiaro incentivo commerciale per raggiungere l’allineamento.
12. Allineare la tassazione e i finanziamenti governativi alle prestazioni rispetto alle soglie di emissioni nette zeroOffrire aliquote fiscali differenziate per edifici allineati alle emissioni nette zero, siano essi commerciali o residenziali, o stabilire requisiti di allineamento net-zero per l’accesso ai finanziamenti governativi.Fornisce un beneficio commerciale diretto per gli edifici che raggiungono le prestazioni net-zero, riducendo i costi operativi e consentendo l’accesso a finanziamenti a basso costo.

Scarica il report completo “Achieving Net Zero buildings – key actions for market transformation

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About Author / Alessia Bardi

Si è laureata al Politecnico di Milano inaugurando il primo corso di Architettura Ambientale della Facoltà. L’interesse verso la sostenibilità in tutte le sue forme è poi proseguito portandola per la tesi fino in India, Uganda e Galizia. Parallelamente alla carriera di Architetto ha avuto l’opportunità di collaborare con il quotidiano Rinnovabili scrivendo proprio di ciò che più l’appassiona. Una collaborazione che dura tutt’oggi come coordinatrice delle sezioni Greenbuilding e Smart City. Portando avanti la sua passione per l’arte, l’innovazione ed il disegno ha inoltre collaborato con un team creativo realizzando una linea di gioielli stampati in 3D.