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ENEA tra i 7 partner UE del progetto tunES per “Misurare l’intelligenza di un edificio”

Misurare l’intelligenza di un edificio
credits: AdobeStock di thodonal

La Direttiva EPBD stabilisce che entro il 20 giugno 2027 si definisca l’applicazione dell’indice SRI per gli edifici non residenziali con impianti termici superiore a 290 kW

Ci sarà anche l’italiana ENEA tra le sette agenzie nazionali per l’energia di altrettanti Stati UE che parteciperanno al progetto tunES. Finanziato dalla Commissione Europea, il progetto permetterà di potenziare gli strumenti a disposizione degli Stati Membri per “Misurare l’intelligenza di un edificio”, come parte integrante degli obblighi imposti dalla Direttiva Case Green. ENEA è al lavoro per sviluppare nuove politiche per rendere più efficace l’attuazione degli Attestati di Prestazione Energetica (APE) degli edifici e definire una strategia di integrazione con il nuovo indice Smart Readiness Indicator, SRI indispensabile per misurare l’intelligenza di una edificio.

L’indice di “prontezza” di un edificio alle implementazioni smart

L’SRI non è una novità, venne introdotto nel 2018 dall’Unione Europea come sistema facoltativo comune per gli Stati membri allo scopo di valutare la “Predisposizione degli edifici all’intelligenza”. Questa valutazione si basa su un esame delle capacità dell’edificio o dell’unità immobiliare di adattare il proprio funzionamento alle esigenze dell’occupante e della rete, migliorando l’efficienza e le prestazioni complessive. 

“Un edificio è smart se è efficiente, consuma meno e riesce a gestire gli impianti in maniera intelligente attraverso sistemi di building automation. È smart se possiede soluzioni per la gestione ottimale del comfort termico, infrastrutture per l’autoconsumo di energia prodotta localmente, sistemi per il monitoraggio dei consumi e, soprattutto, se dialoga in maniera flessibile con la rete elettrica,” spiega Biagio Di Pietra, responsabile del Laboratorio ENEA Soluzioni Integrate per l’efficienza energetica.

L’obiettivo di tunES, armonizzare APE e SRI

Il progetto tunES è articolato in 5 aree di studio che spaziano dall’aggiornamento dei database e strumenti di calcolo per gli indicatori utilizzati nell’APE, alla possibilità di rendere ulteriormente compatibili gli Attestati e l’indice SRI.

Grazie al know-how acquisito nell’implementazione del Sistema Informativo nazionale sugli APE, il SIAPE, ENEA è tra i leader del progetto per la gestione dei database e lo sviluppo dell’indice SRI che permetteranno di misurare l’intelligenza di un edificio.

Il progetto tunES, presentato recentemente a Bruxelles nell’ambito di un evento organizzato da ENEA, sarà uno strumento importante per condividere e diffondere le buone pratiche di Certificazione Energetica degli Edifici e dello Smart Readiness Indicator, individuando le policy più appropriate anche attraverso il coinvolgimento degli stakeholder di settore”, continua Di Pietra. “Siamo convinti che integrare l’SRI nella certificazione APE restituisca una fotografia più completa dei nostri edifici”, conclude Di Pietra. 

ENEA inoltre, nell’ambito del programma nazionale di Ricerca di Sistema Elettrico, ha avviato diverse attività sul tema e ha prodotto con l’Università di Cassino e del Lazio Meridionale un rapporto per valutare il potenziale di smartness del costruito esistente, ovvero per misurare l’adattabilità alle implementazioni smart,  applicando l’indice SRI a molteplici casi studio.

La Direttiva EPBD stabilisce che entro il 20 giugno 2027 la Commissione Europea prescriva l’applicazione dell’indice SRI per gli edifici non residenziali con impianti termici superiore a 290 kW.  

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