Bankitalia, Tecnoborsa e Agenzia delle Entrate hanno pubblicato il secondo sondaggio relativo sul terzo trimestre 2024 e condotto su un campione di agenti immobiliari. Il mercato immobiliare italiano mostra una modesta stabilità, con un aumento delle quotazioni ed una diminuzione delle mancate vendite a causa della difficoltà di ottenere un mutuo. C’è ottimismo tra gli agenti immobiliari.
Nel 72% delle compravendite il prezzo è rimasto stabile
Entrando nel dettaglio del sondaggio condotto su un panel di 1.458 agenzie, secondo il 72,3% degli agenti interpellati, i prezzi delle case sono rimasti stabili nel corso del III trimestre del 2024.
Il 12,4% registra invece un aumento, mentre scende la percentuale di coloro che riportano una diminuzione dei prezzi e che passa dal 21,6% al 15,3%.
Allo stesso tempo lo sconto medio rispetto al prezzo richiesto è sceso del 7,8%, un minimo storico dall’inizio delle rilevazioni. Per quanto riguarda i tempi medi di vendita, il mercato immobiliare italiano resta stabile sui 5-7 mesi, un valore appena al di sopra di quello minimo registrato dall’inizio dell’indagine nel 2023.
Anche se la domanda di abitazioni resta debole, da luglio a settembre 2024 il sondaggio ha mostrato segni di ripresa. Il divario tra gli agenti che mostrano un aumento e coloro che al contrario rilevano una diminuzione delle compravendite, si è ridotto di ben 18 punti percentuali.
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Più facile ottenere un Mutuo
Secondo gli agenti immobiliari interrogati si è ridotta anche la quota di compravendite interrotte a causa della difficoltà degli acquirenti di ottenere un mutuo. La quota attuale è pari al 20%, numeri differenti rispetto al 23% dei tre mesi precedenti e soprattutto rispetto al 34% registrato nel 2023.
In un anno la difficoltà di ottenere un mutuo si è attenuta di ben 14 punti percentuali.
Parallelamente alla minore difficoltà di accesso ai prestiti per i compratori, la percentuale di acquisti di immobili con mutuo è salita al 64%. Si rimane tuttavia su valori bassi rispetto ad un confronto storico.
Canoni di locazione in crescita
Anche in questo terzo trimestre del 2024, il trend di crescita dei canoni di affitto si conferma su livelli storicamente molto elevati. Il 51% degli operatori intervistati ha registrato un aumento del costo degli affitti. E’ bene sottolineare che il saldo tra coloro che prevedono un aumento dei canoni e coloro che invece ipotizzano una riduzione ha raggiunto i livelli più bassi dal 2022. Un dato di estrema rilevanza che fa ben sperare in un possibile rallentamento dei prezzi del mercato immobiliare italiano nonostante la domanda robusta e la crescente riduzione dell’offerta anche a causa dell’aumento del numero di affitti brevi.
Leggi qui il “Sondaggio congiunturale sul mercato delle abitazioni in Italia”.