Rinnovabili • Mercato delle Costruzioni 2025: le riqualificazioni passano il testimone alle opere pubbliche Rinnovabili • Mercato delle Costruzioni 2025: le riqualificazioni passano il testimone alle opere pubbliche

Costruzioni 2025: confermato lo switch tra riqualificazioni e opere pubbliche 

Calano le riqualificazioni ed entrano nel vivo le opere pubbliche, ma lo shift non riesce a tenere in positivo il mercato delle costruzioni

Mercato delle Costruzioni 2025: le riqualificazioni passano il testimone alle opere pubbliche
via depositphotos.com

Cresme ha presentato il suo XXXVII Rapporto Congiunturale sul Mercato delle Costruzioni 2025

Lo shift tra la riqualificazione privata e le opere pubbliche non basta a mantenere il mercato delle costruzioni 2025 in positivo. Si confermano reali le previsioni fatte nei mesi scorsi da Cresme che ha presentato a Milano il suo 37° Rapporto Congiunturale e previsionale sul comparto edilizio. 

Opere pubbliche trainano, ma non abbastanza

Usa due metafore CRESME per descrivere l’attuale situazione del Mercato delle costruzioni e le sue prospettive al 2025: montagne russe e forza inerziale.

Un andamento del comparto altalenante, ma che alla fine del 2024 sancisce definitivamente il passaggio di testimone tra il comparto privato delle riqualificazioni e quello delle opere pubbliche.

Come sottolinea il XXXVII Rapporto Congiunturale Cresme dal 2014 al 2020, la media annua degli importi delle gare di opere pubbliche aggiudicate è stata di 15 miliardi di euro. Nel 2021 questa cifra è salita fino a 50 miliardi in un solo anno, raggiungendo nel 2022 quota 59 miliardi e nel 2023 ben 95 miliardi.

In altre parole, il mercato delle opere pubbliche nel 2023 è grande 6,3 volte quello della media annua nei 9 anni tra il 2012 e 2020.

Eppure nei primi sei mesi del 2024 il calo delle aggiudicazioni è del -64%, segnando un ritorno alla “normalità”.  

Ora l’obiettivo sarà però quello di realizzare i progetti, compresi quelli del PNRR. La modernizzazione del Paese ci sarà? 

Che fine farà il mercato delle riqualificazioni?

Altra storia è quella del mercato delle costruzioni nella sua versione destinata alle riqualificazioni private.

Il Superbonus è terminato così come gran parte dei Bonus Edilizi, ormai ridimensionati rispetto alla loro prima versione. Anche qui le “montagne russe” di cui parla CRESME sono nettamente evidenti:

  • dal 2013 al 2020 i vecchi incentivi, dal 50% all’85% avevano attivato un mercato di 28 miliardi di euro all’anno. Poco meno del doppio degli appalti di opere pubbliche;
  • nel 2021 i lavori incentivati salgono a 67,1 miliardi
  • nel 2022 a 94,6 miliardi;
  • nel 2023 “scendono” a 83,7 miliardi;
  • nel 2023 il Superbonus per il risparmio energetico da solo attiva 46 miliardi di euro di lavori
  • sempre il Superbonus nei primi tre mesi del 2024 attiva ancora 14,5 miliardi.

Inizia quindi la drastica discesa:

  • da aprile 2024 si scende a 728 milioni;
  • ad agosto 2024 sono 59 milioni

Il picco, decisamente fuori scala, ha perciò aperto una voragine nella percezione del mercato. 

Cosa sta succedendo nel mercato della riqualificazione e cosa succederà nei prossimi anni è la domanda da porsi oggi” sottolinea Cresme nel XXXVII Rapporto Congiunturale, aggiungendo “E cosa succederà per l’efficientamento energetico del patrimonio edilizio è un’altra riflessione da fare”.

Il 2024 va meglio del previsto

Prima di guardare al 2025 è necessario analizzare nel dettaglio il 2024

Secondo CRESME sembrerebbe andare meglio del previsto, grazie a quella famosa “forza inerziale” di cui si parlava inizialmente. 

“Le costruzioni sono una macchina pesante che parte lenta e si ferma lenta, come una grande nave a pieno carico che lanciata a tutta velocità, per fermarsi, a macchina tutta indietro, impiega anche 5 miglia (8 chilometri). Più la nave è grande più impiega tempo a fermarsi”, prosegue CRESME.

La domanda è stata talmente alta che non si potrà esaurire in breve tempo, sia per i tempi dei cantieri, per le diverse fasi dei cicli di lavoro e per la capacità dell’offerta. 

In questo scenario i livelli di occupazione rimangono elevati con le casse edili che confermano una crescita nel 2024 del 4% grazie al boom delle opere pubbliche; mentre la vendita di caldaie e condizionatori si è invece dimezzata. 

Per Cresme questi dati confermano la fase di declino dell’attività di riqualificazione mentre le opere pubbliche entrano ora nel vivo dell’attività.

Come è messo il mercato abitativo

“La questione abitativa in molte città è tornata al centro del dibattito, in Italia si costruiscono poche case, meno che in tutta Europa”. 

Le compravendite sembrano crescere, ma continuano a fare i conti con costi di costruzione elevati.“Il mondo delle costruzioni, come tutto è sottoposto a profondi cambiamenti: si pensi all’entrata in funzione da gennaio dell’uso del BIM nei progetti pubblici, ma anche alla nuova disciplina contenuta nel nuovo Regolamento Europeo sui prodotti da costruzione, oppure ai contratti collaborativi, ai nuovi progetti di industrializzazione e alla nuova accelerazione della digitalizzazione. E alle nuove normative europee arrivate e in arrivo”, conclude CRESME nella sua presentazione del 37° Rapporto congiunturale del mercato delle Costruzioni 2025.

Scarica il 37° Report Congiunturale Cresme sul Mercato delle Costruzioni 2025

Rinnovabili •

About Author / Alessia Bardi

Si è laureata al Politecnico di Milano inaugurando il primo corso di Architettura Ambientale della Facoltà. L’interesse verso la sostenibilità in tutte le sue forme è poi proseguito portandola per la tesi fino in India, Uganda e Galizia. Parallelamente alla carriera di Architetto ha avuto l’opportunità di collaborare con il quotidiano Rinnovabili scrivendo proprio di ciò che più l’appassiona. Una collaborazione che dura tutt’oggi come coordinatrice delle sezioni Greenbuilding e Smart City. Portando avanti la sua passione per l’arte, l’innovazione ed il disegno ha inoltre collaborato con un team creativo realizzando una linea di gioielli stampati in 3D.