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L’errore in causale bonifico per Bonus Ristrutturazione, fa perdere la detrazione?

Un contribuente preoccupato scrive al Fisco per conoscere cosa accade se nella causale del bonifico parlante ha indicato l’Ecobonus al posto del Bonus ristrutturazione

Bonifico per Bonus Ristrutturazione: l’errore nella causale compromette la detrazione?
Immagine di freepik

Con la chiusura della remissione in bonis per i Bonus edilizi si è diffuso un sentimento di incertezza collettiva, dovuta al timore di poter perdere la detrazione in caso di errori più o meno gravi. Cosa accade dunque se nel bonifico per il Bonus Ristrutturazione viene sbagliata la compilazione della causale indicando come riferimento l’Ecobonus anzichè il recupero del patrimonio edilizio? Si rischia di perdere i benefici fiscali?

A metter in chiaro le cose ci ha pensato direttamente l’Agenzia delle Entrate in una risposta da un contribuente preoccupato.

Bonifico Parlante per Bonus Ristrutturazione con causale errata

Nel bonifico parlante fatto per il pagamento di lavori di ristrutturazione edilizia, il preoccupato contribuente ha invece indicato la causale prevista per gli interventi di risparmio energetico.

Mentre il Bonus Ristrutturazione, o Bonus Casa, fanno riferimento agli interventi indicati nell’articolo 16-bis del TUIR per il recupero del patrimonio edilizio; l’Ecobonus fa riferimento alla Legge n. 296/2006.

Decade dunque l’agevolazione per questo errore di distrazione?

La risposta del Fisco rassicura il contribuente sottolineando che un errore nella causale del Bonifico parlante non fa decadere l’agevolazione.

Cosa si deve scrivere nella causale di un bonifico per detrazione al 50%?

Il cosiddetto Bonifico parlante è stato predisposto per facilitare il pagamento delle spese legate ai bonus edilizi tramite il sistema bancario e postale. Ai bonifici per ristrutturazione e per riqualificazione viene infatti applicata una ritenuta d’acconto pari all’11% a carico del beneficiario del pagamento. Nel caso specifico l’agevolazione sarà comunque riconosciuta dato che “L’errore commesso non pregiudica l’obbligo della banca (o di Poste italiane S.p.A.) di applicare nei confronti del beneficiario del pagamento la ritenuta d’acconto”.

Per non sbagliare, nella causale del bonifico per Bonus Ristrutturazione si potrà scrivere:

Bonifico per il pagamento dei lavori di recupero del patrimonio edilizio art.16-bis del del Dpr 917/1986 (Tuir)”.

Come fare il bonifico per il Bonus ristrutturazione edilizia?

Il bonifico per le detrazioni fiscali dovrà inoltre riportare: 

  • causale del versamento in base al Bonus edilizio di riferimento;
  • codice fiscale del beneficiario della detrazione;
  • codice fiscale o partita IVA del beneficiario del pagamento.

Bonus Ristrutturazione dal 50% al 30%

E’ bene ricordare che il Bonus Bonus Ristrutturazione  o Bonus Casa è in procinto di tornare nella sua versione più restrittiva

Le aliquote cambieranno come segue:

  • al 50% con massimale di spesa pari a €96.000 fino al 31 dicembre 2024;
  • al 36% con massimale di spesa pari a €48.000 dal 1°gennaio 2025 fino al 31 dicembre 2027;
  • al 30% con massimale di spesa pari a €48.000 dal 1°gennaio 2028 fino al 31 dicembre 2033.

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