Dopo l’approvazione di ieri sera al CdM, la conferenza stampa odierna del Ministro Giorgetti conferma alcuni punti importanti che legano la Legge di Bilancio 2025 all’edilizia. Sparisce la riforma del catasto, e si conferam la proroga per alcuni Bonus edilizi
Il Consiglio dei Ministri ha approvato ieri sera la Manovra finanziaria per il prossimo anno. Non sono molte le novità del settore contenute nella Legge di Bilancio 2025 che in tema di edilizia sembra confermare quanto già si sapeva: non c’è più spazio per i bonus edilizi nella forma alla quale ci eravamo abituati. Ultimi due spiragli di luce a cui aggrapparsi diventano la proroga al Bonus Ristrutturazione al 50 e quella al Bonus Mobili sempre al 50%.
Tutte le novità della Legge di Bilancio 2025 per l’edilizia
Si era capito dalle parole del Ministro Giorgetti, in occasione dell’Audizione sul Piano strutturale di bilancio (Psb), che le novità per l’edilizia nella Manovra 2025 sarebbero state di carattere restrittivo.
Nulla cambia per la maggiora parte dei Bonus edilizi giunti ormai alla fine del loro percorso. Nella Legge di Bilancio è confermata però la proroga del Bonus ristrutturazioni al 50%, ma unicamente per le prime case con massimale di spesa a 96.000 euro.
Per i proprietari delle seconde case il Bonus scende al 36%, ma a patto che il reddito non superi i 120 mila euro, altrimenti si dovrà dire addio all’incentivo.
Non è ancora chiaro se al termine del prossimo anno, la detrazione proseguirà al 50% o scenderà al 36% come stabilito dal DL n.29/2024.
Sparisce dalla Manovra 2025 la riforma del catasto anticipata qualche giorno fa, una questione che però resta cara al Ministro Giorgetti che ha chiarito in conferenza stampa l’intenzione del Governo: la riforma “non c’è nella legge di Bilancio, ma è uno degli impegni assunti nel Piano strutturale di bilancio”.
Cosa comporterà la riforma del catasto per chi ha usato il Superbonus
Come abbiamo già avuto modo di sottolineare, il Piano strutturale di Bilancio 2025 contiene una parziale “riforma del catasto”.
L’obiettivo sarà duplice:
- la ricerca degli immobili fantasma ancora non censiti che si stima siano circa 2 milioni tra IMu e valore fiscale, pari ad un mancato incasso per lo Stato di ben 494 miliardi di euro (Sole24Ore);
- la verifica dell’aggiornamento sulla rendita catastale a valle di interventi di riqualificazione che hanno beneficiato di fondi pubblici, come il Superbonus.
Su quest’ultimo tema, il Ministro ha sottolineato che non ci sarà un aumento diretto delle imposte, quanto piuttosto un aggiornamento della rendita catastale a seguito di un miglioramento dell’immobile. Salto di qualità che comporterà invece un aumento della quota IMU e sulle compravendite.
Legge di bilancio e Bonus edilizi
La Legge di Bilancio 2025 non cambia le carte in tavola per i bonus edilizi destinati, quasi tutti, a scomparire entro il prossimo anno. E’ pur vero che l’Italia, come gli altri Stati Membri, sarà chiamata ad attuare la Direttiva EPBD “Case Green”, fattore che ci “costringerà” ad intervenire sul patrimonio edilizio meno performante, le modalità con cui farlo però sono ancora tutte da decidere.
Alla luce di queste considerazioni, il Governo ha ipotizzato la possibilità di aprire al settore residenziale i Certificati Bianchi, così da incentivare l’efficientamento del patrimonio civile riducendo il ruolo delle detrazioni fiscali.
Una volta entrata in vigore la nuova Legge di Bilancio, i bonus edilizi del 2025 saranno:
- il Bonus Ristrutturazione al 50% fino al 31 dicembre 2025 solo per le prime case;
- Bonus Mobili al 50%;
- EcoBonus, Sismabonus e Siamabonus acquisti scenderanno al 36%;
- Superbonus al 65% solo per condomini e onlus;
- Bonus barriere architettoniche al 75%.
Entro quando deve essere approvata la Legge di Bilancio e quando entra in vigore?
La Legge di Bilancio dovrà essere approvata entro il 31 dicembre 2024 per entrare in vigore a partire dal 1° gennaio 2025. Entro il 30 novembre dovrà invece esprimersi la Commissione Ue in merito alla Manovra italiana – ma anche degli altri Stati membri – per verificare l’adeguatezza degli impegni in merito ai vincoli di finanza pubblica.