Le decisioni prese da Donald Trump su energia e clima non ha lasciato indifferenti gli attori del settore delle costruzioni degli Stati Uniti. Tra le voci più autorevoli, si è espresso al riguardo anche l’US Green Building Council, la realtà più importante a livello globale legata al mondo delle certificazioni energetiche e decarbonizzazione.
In una lettera controfirmata da 355 aziende ed organizzazioni, l’US GBC ha chiesto al Congresso degli Stati Uniti di proteggere gli incentivi dell’IRA su energia pulita ed efficienza energetica correlati agli edifici.
Non abrogate quegli incentivi
Sono 355 i firmatari della lettera inviata al Congresso, dall’US Green Building Council. Organizzazioni di settore, studi di ingegneria e architettura, aziende imprese edili. Nella missiva hanno evidenziato l’impatto positivo che gli incentivi fiscali stanno avendo sugli investimenti e sull’attività economica. Sottolineando che, l’eventuale abrogazione, sarebbe comparabile ad un aumento delle tasse su molti progetti già in costruzione, aggravando un ambiente già difficile, come quello immobiliare.
“Eliminare questi incentivi fiscali esistenti significherebbe venti contrari ancora più forti, rallentando la crescita e la creazione di posti di lavoro nei settori edilizi”, afferma la lettera. “Molte aziende hanno assunto dipendenti, modificato i piani aziendali e persino cambiato linee di prodotto con l’aspettativa di una maggiore domanda di mercato da questi incentivi fiscali federali; abrogarli ora creerebbe incertezza e caos diffusi, imponendo di fatto aumenti delle tasse a coloro che utilizzano gli incentivi. Ci sono migliaia di progetti in corso in questo momento in tutto il paese che sono stati pianificati attorno agli incentivi”.
La lettera prova a fare breccia nel Congresso, una posizione estremamente difficile soprattutto in seguito alle dichiarazioni del neo Presidente Trump che, in campagna elettorale, aveva giurato di voler annullare qualsiasi finanziamento dell’IRA Inflation Reduction Act.
Efficienza energetica edilizia a rischio
I contenuti della lettera predisposta dall’US GBC sottolineano cosa potrebbe accadere se gli incentivi dell’IRA sull’efficienza energetica in edilizia venissero meno.
- si perderebbe il credito d’imposta per i costruttori che realizzano edifici più efficienti;
- Anche i proprietari non avrebbero più incentivi per efficientare i propri immobili , né tantomeno per sostituire i vecchi impianti di climatizzazione;
- gli edifici commerciali resterebbero esclusi dalle detrazioni;
- non ci sarebbero più incentivi per le aziende che supportano interventi di miglioramento energetico sfruttando energia geotermica e fotovoltaico, eliminando anche le detrazioni per i sistemi di ricarica dei veicoli elettrici.
Anche l’UK GBC si schiera
A fare eco al Green Building Council degli Stati Uniti, si aggiunge l’organizzazione del Regno Unito. Come il corrispettivo americano, anche l’UK GBC è una delle organizzazioni più importanti a livello internazionale che riunisce alcuni dei nomi più importanti dell’edilizia britannica e non solo.
Smith Mordak, amministratore delegato del Green Building Council del Regno Unito, sottolinea: “Il ritiro degli Stati Uniti dall’Accordo di Parigi da parte del Presidente Trump è tanto straziante quanto prevedibile. Non solo è un duro colpo alla cooperazione internazionale attorno alla più grande sfida collettiva della nostra civiltà, ma anche un assurdo tradimento dei suoi stessi cittadini che stanno attualmente subendo i terrificanti incendi in California. La mia determinazione a collaborare con i colleghi dell’azione per il clima in tutto il mondo è più forte che mai e UKGBC rimane impegnata a collaborare per l’azione sulle crisi climatiche e naturali con i nostri colleghi in tutto il mondo”.