Dalle novità più significative alle criticità da sciogliere, ANCI pubblica il suo Quaderno n.55 sulle Linee Guida al Correttivo Appalti

Anche questa volta ANCI interviene su una delle questioni più “spinose” e complesse degli ultimi anni: il Correttivo al Codice degli Appalti Pubblici. Utilizzando il rodato strumento dei Quaderni, l’Associazione mette a disposizione un’utile Linea Guida al Correttivo Appalti contenente novità, criticità ed integrazioni rispetto alla prima revisione del Codice.
Le rilevazioni positive di ANCI
Il Quaderno Anci n.55 “Decreto legislativo n.209/2024 (correttivo appalti) prime linee guida operative e schema di regolamento per affidamenti sotto soglia aggiornato” contiene le principali novità di interesse per i Comuni e le Città Metropolitane, introdotte dal Correttivo Appalti che, a più di un anno di distanza dall’entrata in vigore del decreto legislativo 31 marzo 2023, n.36, ha modificato l’assetto del testo.
Le linee guida al Codice Appalti di ANCI contengono le spiegazioni di ciascuna modifica sottolineando soprattutto gli aspetti positivi che “vanno nella direzione auspicata” dall’Associazione.
Le considerazioni positive riguardano:
- Equo compenso con i puntuali criteri per l’affidamento di servizi di ingegneria e architettura con le specifiche su affidamento diretto e procedure di gara;
- tutela del lavoro, con unico CCNL nel bando di gara;
- revisione dei prezzi, con l’introduzione di un nuovo allegato per attuare le clausole di revisione dei prezzi sia nel settore lavori che nel settore servizi e forniture;
- piccole e medie imprese, con le misure per favorire la partecipazione delle PMI;
- l’esecuzione contratti attraverso una rafforzamento delle premialità e delle penalità per accelerare l’esecuzione delle opere;
- la progettazione digitale con l’uso del BIM;
- la qualificazione delle stazioni appaltanti.
Permangono alcune criticità
Come sottolinea ANCI nel suo Quaderno Guida al Correttivo Appalti, permangono alcune criticità.
Come quella relativa al fatto che il nuovo Codice dei contratti non riporta più la distinzione tra categorie a qualificazione obbligatorie e non obbligatoria, né l’elencazione delle categorie cd. SIOS (strutture, impianti e opere speciali).
Resta inoltre la criticità rispetto all’equo compenso in caso di affidamento diretto, in quanto per i contratti dei servizi di ingegneria e di architettura di importo inferiore a 140.000 euro, i corrispettivi possono essere ridotti in percentuale non superiore al 20% della stima dell’ente. “Su tali criticità ANCI continuerà a chiedere correttivi necessari ad una migliore attuazione dei principi riformatori”.
E’ possibile scaricare gratuitamente il Quaderno n 55 ANCI.