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Le frodi dei bonus edilizi raggiungono i €15 mld, lo conferma l’Agenzia delle Entrate

Frodi bonus edilizi
Foto di Marek Studzinski su Unsplash

Le opzioni alternative alla cessione diretta comunicate all’Agenzia delle Entrate ammontano complessivamente a 200 miliardi di euro 

Il contatore delle frodi legate ai bonus edilizi sale a quasi 15 miliardi di euro. La conferma del dato arriva dal direttore dell’Agenzia, Ernesto Maria Ruffini, durante l’audizione in commissione Finanze e Tesoro del Senato, nell’ambito dell’esame del disegno di legge di conversione del DL Salva-Conti n. 39/2024. Ricordiamo che il decreto Legge è intervenuto a gamba tesa con misure urgenti, e retroattive, sul tema delle agevolazioni fiscali in edilizia, eliminando dalla lista la possibilità di cessione del credito e sconto in fattura.

Dopo aver delineato le nuove disposizioni previste dal Decreto Legge, il direttore Ruffini si è soffermato sul tema delle truffe ai bonus edilizi introducendo anche alcune possibili proposte per incrementare i controlli.

Crediti sequestrati e crediti scartati dalla piattaforma

Come riportato dal direttore delle Entrate, dei 15 miliardi di frodi ai bonus edilizi, 8,6 miliardi sono stati oggetto di decreti di sequestro da parte dell’Autorità giudiziaria, mentre 6,3 miliardi di euro sono stati sospesi e scartati dalla piattaforma cessione dei crediti prima che si realizzassero le truffe.

E’ bene sottolineare che di questi crediti truffaldini, non tutti sono stati utilizzati per non pagare le imposte, diventando dannosi per l’Erario. 

“Il credito inesistente può essere stato acquistato dal cessionario senza attenzione”, sottolinea Ruffini, “per usarlo in seguito per pagare le imposte. Ma può anche essere accaduto che la truffa sia stata bloccata prima della compensazione ovvero prima che potesse essere utilizzata per non pagare le imposte”. “Si tratta purtroppo di una parte minima” delle frodi complessive.

Al vaglio nuove strade per combattere le frodi ai bonus edilizi

In ogni caso prosegue la verifica sui crediti oggetto di compensazione per il recupero delle somme dovute. Tra le possibilità si sta valutando una proposta che consenta di lasciare agli Enti Locali una percentuale delle somme recuperate grazie alla collaborazione sinergica tra comune e Stato.

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