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Fondo Superbonus: ancora poche ore per richiedere il contributo 2024

Restano poche ore per richiedere il fondo Superbonus, destinato ai redditi più bassi per coprire le spese fuori dall’aliquota al 70%

Fondo Superbonus: ancora poche ore per richiedere il contributo 2024
AdobeStock Di Markus Mainka

Chi può fare richiesta e come presentare l’istanza per il contributo indigenti

Scadrà domani, 31 ottobre, il termine per la presentazione della domanda di contributo a fondo perduto per il Superbonus, previsto per venire incontro ai contribuenti con i redditi più bassi coprendo la percentuale rimasta fuori dal decalage dell’aliquota della detrazione fiscale, fissata per il 2024 al 70%.

Cos’è il fondo indigenti Superbonus?

Il “fondo povertà” Superbonus, previsto dal DL n. 212 del 2023, ha l’obiettivo di compensare la riduzione dell’aliquota, scesa al 70% nel 2024 e che continuerà a diminuire negli anni successivi. 

Saranno ammesse tutte le spese sostenute dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2024, ammesse alla detrazione fiscale prevista per il Superbonus e che comprendono efficienza energetica, sisma bonus, fotovoltaico e colonnine di ricarica di veicoli elettrici. I costi devono essere stati sostenuti al di fuori dell’esercizio di attività di impresa, arte o professione.

Tutte le modalità ed il perimetro della misura sono state definite nel decreto del Mef dello scorso agosto.

La dotazione prevista per il 2024 è pari a 16,4 milioni di euro. Il contributo richiesto non potrà essere superiore al 30% delle spese ammesse al contributo e e rimaste a carico del contribuente perchè non coperte dalla detrazione. Nel caso di interventi in condominio il massimale di spesa è di 96.000 euro, di conseguenza l’importo massimo erogabile sarà pari a 28.800 euro, ossia il 30% di 96mila euro. 

A chi spetta il fondo Superbonus 2024?

Il contributo a fondo perduto spetta a coloro che:

  • hanno un reddito di riferimento per l’anno di imposta 2023 non superiore a 15mila euro, da calcolare secondo le istruzioni contenute nel modulo di richiesta al seguente link >> Istruzioni calcolo reddito
  • hanno sostenuto tra il 1° gennaio 2024 e il 31 ottobre 2024 spese relative a interventi edilizi, detraibili dall’Irpef con percentuale del 70%, effettuati sull’unità immobiliare per la quale il richiedente ha titolo di possesso o di detenzione nonché a interventi effettuati sulle parti comuni condominiali dell’edificio di cui l’unità immobiliare fa parte. 
  • Gli interventi edilizi devono aver raggiunto, alla data del 31 dicembre 2023, uno stato di avanzamento dei lavori non inferiore al 60% asseverato e oggetto di opzione per lo sconto in fattura o per la cessione del credito.

Come fare domanda per il Superbonus redditi bassi?

La domanda va inviata, dal richiedente o tramite un intermediario con delega alla consultazione del cassetto fiscale, tramite l’apposita procedura messa a disposizione dall’Agenzia nell’area riservata del sito internet e definita dal provvedimento del direttore dell’Amministrazione. 

La domanda dovrà essere redatta con l’apposito modello contenente:

  • il codice fiscale del richiedente
  • il codice fiscale del defunto, nel caso in cui il richiedente sia un erede
  • il codice fiscale del legale rappresentante di chi chiede il contributo, nel caso in cui il beneficiario sia minore o interdetto
  • le dichiarazioni sul possesso dei requisiti per l’ottenimento del contributo a fondo perduto.

Il modello può essere scaricato qui.

Chiusa la finestra per gli invii, l’Agenzia avrà tempo fino al 30 novembre per esaminare le pratiche e ripartire le risorse finanziarie ai beneficiari.

Entro il 31 ottobre serve anche la comunicazione antifrode

C’è un’altra scadenza da tenere ben a mente e fissata per domani: quella della comunicazione antifrode nel caso dei lavori per il Supersismabonus.Sono coinvolti coloro che non hanno completato i lavori entro il 31 dicembre 2023 o che hanno avviato interventi nel corso del 2024. Questi soggetti devono trasmettere al portale nazionale delle classificazioni sismiche PNCS, tutte le informazioni richieste dalla legge e riferite ai Sal approvati entro il 1° ottobre 2024.

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About Author / Alessia Bardi

Si è laureata al Politecnico di Milano inaugurando il primo corso di Architettura Ambientale della Facoltà. L’interesse verso la sostenibilità in tutte le sue forme è poi proseguito portandola per la tesi fino in India, Uganda e Galizia. Parallelamente alla carriera di Architetto ha avuto l’opportunità di collaborare con il quotidiano Rinnovabili.it scrivendo proprio di ciò che più l’appassiona. Una collaborazione che dura tutt’oggi come coordinatrice delle sezioni Greenbuilding e Smart City. Portando avanti la sua passione per l’arte, l’innovazione ed il disegno ha inoltre collaborato con un team creativo realizzando una linea di gioielli stampati in 3D.